La madre della giovane: «È così disgustoso». La vittima è stata ritrovata solo due giorni dopo
CHICAGO - A un certo punto c’erano 40 persone che assistevano in live streaming su Facebook allo stupro di una 15enne di Chicago da parte di un gruppo di sei uomini. La quasi totalità degli spettatori della violenza, tuttavia, non ha pensato di segnalarla alla polizia.
L’unico a farlo è stato un teenager che ha avvertito lo zio della giovane. «È una delle cose più coraggiose che abbia mai visto fare a un ragazzo», ha commentato il parente della vittima come riporta il Chicago Tribune. «Ci sono degli adulti che l’hanno visto e nessuno si è detto “Hey, devo chiamare qualcuno”», ha aggiunto.
La segnalazione, comunque, non ha permesso di interrompere lo stupro. Scomparsa di casa domenica dopo che lo zio l’aveva riaccompagnata da una funzione in chiesa, la giovane vittima è stata infatti ricongiunta con la sua famiglia solo martedì mattina. Aveva un labbro rotto e le guance gonfie, ha rilevato l’esame in ospedale.
«È così disgustoso», ha detto la madre della 15enne agli agenti quando ha portato loro dei fermi immagine del video della violenza, riporta la Bbc. Il capo stesso della polizia di Chicago, Eddie Johnson, era «visibilmente turbato» da quanto stava accadendo: «Era sgomento quando ha saputo che la gente stava guardando l’aggressione e nessuno aveva chiamato la polizia», ha spiegato al Chicago Tribune il portavoce del dipartimento, Anthony Guglielmi.
Fino a martedì pomeriggio (la notte fra martedì e mercoledì in Svizzera) la polizia non aveva ancora annunciato denunce. Come comunicato dal portavoce, tuttavia, stava facendo «buoni progressi nell’identificare le persone coinvolte nella violenza avvenuta nel 10° distretto».
«Crimini simili sono orribili e non permettiamo questo tipo di contenuti su Facebook», ha dichiarato una portavoce della compagnia alla Bbc. «Prendiamo davvero sul serio la nostra responsabilità di tenere le persone al sicuro su Facebook e rimuoveremo i video che contengono aggressioni sessuali e che sono condivisi per glorificare la violenza», ha assicurato.