D’E., 22 anni, era accusato di omicidio stradale. Il vedovo della donna ha creduto di farsi giustizia da solo
VASTO - Un omicidio, forse premeditato. Una vendetta. Un atto di giustizia privata. Sconvolto dal dolore per la morte della moglie in un incidente stradale, un 33enne abruzzese ha impugnato una pistola e ha ucciso l’uomo che riteneva responsabile dell’accaduto. Fabio D.L. ha raggiunto il 22enne Italo D. davanti a un bar di Vasto e gli ha sparato quattro volte a distanza ravvicinata. Dopo aver lasciato l’arma avvolta in un sacchetto di plastica sulla tomba della moglie, il vedovo ha poi chiamato un amico confessando l’omicidio. «Ho ucciso D’E., chiama i carabinieri», gli avrebbe detto come riporta il quotidiano locale Il Centro.
Il risentimento e la frustrazione di D.L. - ex calciatore della Pro Vasto, allenatore e panettiere - sarebbe cresciuto per una presunta lentezza delle autorità nell’assicurare l’eventuale colpevole della morte della moglie alla giustizia. Roberta S., 34 anni, era morta il 1° luglio scorso a un incrocio semaforico di Vasto dopo che lo scooter su cui viaggiava si era scontrato con una Punto guidata da D’E. La famiglia della donna e il marito avevano preso a organizzare fiaccolate, manifestazioni e a chiedere una veloce condanna. Su Facebook, dove si chiedeva dove fosse la giustizia, D.L., inconsolabile, aveva postato un’immagine del film Il Gladiatore, quella in cui Massimo Decimo Meridio torna dalla guerra per scoprire la sua famiglia massacrata. «La mia Roberta è stata rubata», scriveva. Il giovane vedovo è accusato di omicidio volontario, ma potrebbe essere valutata la premeditazione.
La vittima della sua rabbia, il 22enne D’E., era indagato per omicidio stradale, sarebbe comparso a breve davanti al Giudice dell’udienza preliminare e rischiava una pesante condanna. Come riporta abruzzolive.it, al momento dell’incidente non era stato trovato sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. «C’è stata una campagna di odio da parte dei famigliari di questa ragazza che è stata coinvolta in questo terribile incidente che purtroppo ha portato a questo risultato. Ora ne vediamo le conseguenze», ha dichiarato al portale locale l’avvocato di D’E., Pompeo Del Re. «Il percorso della giustizia stava andando avanti», ha aggiunto.