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Anis Amri era assolutamente tranquillo, gli è stato chiesto di svuotare zainetto e con mossa repentina ha estratto la pistola
MILANO - Anis Amri "era assolutamente tranquillo, gli è stato chiesto di svuotare zainetto e con mossa repentina ha estratto la pistola carica e pronta all'uso e ha sparato": così il vicequestore aggiunto Roberto Guida, dirigente del commissariato Sesto San Giovanni (Milano), parlando con i giornalisti.
L'arma con cui Amri ha sparato a Sesto San Giovanni è "una calibro 22 di fabbricazione tedesca" ma "è scientificamente impossibile dire che è la stessa usata durante l'attentato in Germania": ha spiegato il questore di Milano Antonio de Iesu.
"Il bossolo o l'ogiva sono là, la pistola è qua - ha spiegato - è un fatto tecnico, ci vogliono almeno 2-3 giorni per stabilirlo".
Il questore di Milano ha inoltre escluso che tra il controllo di Amri e la moschea di Sesto ci possano essere collegamenti. "Non siamo in possesso di alcun elemento investigativo che ci porti a supporre riferimenti alla moschea di Sesto, nessun elemento che ci induca a ipotizzare questo" ha detto.
Il procuratore generale di Karlsruhe (D) Peter Frank, titolare dell'indagine sull'attentato di Berlino, ha detto che "proseguono le investigazioni su Anis Amri", dopo la sua morte accertata attraverso "il riconoscimento delle impronte digitali" da parte delle autorità italiane. Le indagini procedono "a ritmo serrato" su tre punti, ha detto Frank: "preparazione, esecuzione dell'attentato e fuga". Massima attenzione viene indirizzata a scoprire se e a quale rete Amri si sia potuto appoggiare, se qualcuno gli abbia fornito mezzi e soldi per la fuga e quale percorso abbia seguito per arrivare dalla Germania all'Italia, ha aggiunto Frank. "Importante sarà capire se la pistola" con cui Amri ha sparato a Sesto San Giovanni sia la stessa utilizzata sul tir a Berlino, ha concluso.
