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A sostenerlo è il ministro della Difesa russo Shoigu. Almeno 19 i casi registrati a Damasco, 18 nella città di Aleppo
MOSCA - La tregua in Siria è stata violata 43 volte nelle ultime 24 ore: lo sostiene il ministero della Difesa russo in una nota diffusa ieri sera precisando che 19 violazioni si sono registrate nella provincia di Damasco, 18 in quella di Aleppo, quattro in quella di Hama e due in quella di Latakia.
Ieri il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, ha annunciato che Putin ha ordinato di estendere la «pausa umanitaria» ad Aleppo, con l'interruzione degli attacchi delle forze armate russe e di quelle siriane, di 24 ore, cioè fino a questo pomeriggio.
In una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa John Kerry, il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha denunciato che in Siria i miliziani minano la tregua ad Aleppo «e ostacolano l'evacuazione della popolazione» dalla città.
Precedentemente, il consigliere per gli aiuti umanitari dell'Onu Jan Egeland ha detto all'Ap di aver ricevuto assicurazioni verbali dalla missione diplomatica russa a Ginevra e in forma scritta da fonti militari russe in Siria che la Russia accetta di ampliare fino a lunedì le tregue quotidiane ad Aleppo.
Ambasciatore convocato - Nel frattempo il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore belga in Russia per il presunto raid di due F-16 belgi che - stando alle accuse di Mosca - sarebbero partiti da una base in Giordania lo scorso 18 ottobre uccidendo almeno sei civili nel villaggio di Khassadjek, nei pressi di Aleppo.
Lo scrive l'agenzia Interfax citando una fonte nell'ambasciata. Il ministero della Difesa belga ha smentito formalmente le accuse di Mosca.
