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ITALIANuovo video hard sul web, e chi denigra si sente vittima

28.09.16 - 15:04
Sotto la luce dei riflettori chi non si pente delle sue azioni nonostante i recenti fatti di cronaca
Foto archivio Fotolia
Nuovo video hard sul web, e chi denigra si sente vittima
Sotto la luce dei riflettori chi non si pente delle sue azioni nonostante i recenti fatti di cronaca

POZZUOLI - Un nuovo episodio, l’ennesimo. Un video hard finisce di dominio pubblico senza il permesso di chi vi appare. Una ragazza di 19 anni di Pozzuoli da giorni non va più a scuola e praticherebbe anche atti di autolesionismo. Quello che fa parlare, in questo specifico caso, è che a diventare protagonista della vicenda è stato un ragazzo che quel video non lo ha girato, ma lo ha visto e commentato apertamente, denigrando senza mezzi termini la giovane sui social. A denunciarlo Selvaggia Lucarelli.

La blogger, indignata, ha scritto un lungo post per spiegare come la superficialità sia diffusa e che l’educazione da parte dei famigliari e delle istituzioni dovrebbe essere più incisiva: «Nel frattempo l'eroe Davide Chello, quello che ha scritto il post in cui dava della zoccola alla ragazza, quello che trovava la cosa esilarante, quello che nei commenti se la rideva all'idea che potesse impiccarsi come la Cantone, rilascia un'intervista a un giornale locale che è un'ulteriore perla, a dimostrazione che non solo non ha imparato la lezione, ma intende pure passare da vittima, magari consigliato (male) da qualche legale».

Il ragazzo, nonostante tutto questo, non ha infatti riflettuto sulle conseguenze delle sue azioni, dichiarando a Cronaca Flegrea: «Non sono affatto pentito di quanto scritto, sono io vittima della gogna mediatica per le accuse che sto ricevendo», spiegando che stava pensando di prendere un avvocato. 

Nel frattempo è stata aperta un’indagine del Commissariato di Polizia di Stato di Pozzuoli, la famiglia ha sporto denuncia. Il ragazzo della 19enne - anche il suo volto appare per qualche istante nel filmato - ha denunciato il furto del cellulare dove c'era il video. Ci sarebbero alcune persone denunciate per violazione della privacy e diffamazione. Sono inoltre stati attivati i servizi sociali per assistere e difendere la ragazza.

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