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FRANCIAPoliziotti belgi fermati in Francia per trasporto illegale di migranti

22.09.16 - 13:23
Trasportavano in un furgone 13 migranti siriani ed iracheni, tra cui alcuni minori
Poliziotti belgi fermati in Francia per trasporto illegale di migranti
Trasportavano in un furgone 13 migranti siriani ed iracheni, tra cui alcuni minori

PARIGI - Scintille diplomatiche tra Parigi e Bruxelles: due poliziotti belgi sono stati fermati martedì sera a Nieppe, nel nord della Francia, al volante di un furgone nel quale avevano caricato un gruppo di migranti siriani ed iracheni, tra cui alcuni minori.

Il ministro dell'Interno di Parigi, Bernard Cazeneuve, ha convocato d'urgenza l'ambasciatore del Belgio e telefonato all'omologo, Jan Jambon, per denunciare pratiche inaccettabili. Mentre la polizia francese esprime «profonda disapprovazione» per l'accaduto.

Più che un fatto di cronaca la vicenda assomiglia a una perfetta "blague belge", una di quelle barzellette con cui i francesi si divertono a deridere i vicini del Belgio. Solo che qui c'è poco da scherzare perché ora le due cancellerie sono ai ferri corti.

Tutto comincia l'altro ieri mattina, quando un camionista proveniente dalla Francia sente rumori sospetti a bordo del suo autorimorchio. Subito telefona al 17, il numero d'emergenza della polizia francese, che però non è competente visto che lui già si trova in territorio belga. Vengono dunque mobilitati gli agenti fiamminghi e l'operazione porta i suoi frutti. Nel camion erano nascosti tredici siriani e iracheni intenti a raggiungere la Gran Bretagna, peccato che avessero decisamente sbagliato camion.

Dal febbraio scorso, Bruxelles ha ripristinato i controlli alle frontiere per bloccare i flussi di clandestini provenienti dalla Francia. Secondo le regole Ue, questi vanno sistematicamente ricondotti alla frontiera del Paese di provenienza.

I 13 vengono quindi fatti salire sui furgoni della polizia belga che provvede a riportarli al confine francese. Ma qualcosa va storto. Il convoglio belga oltrepassa la frontiera penetrando in Francia. "I colleghi non si sono accorti di aver superato la frontiera di una cinquantina di metri", spiega Vincent Gilles, presidente di SLFP Police, un sindacato belga di polizia.

Subito scatta il fermo della decisamente meno sbadata polizia francese. Agenti e migranti vengono condotti in commissariato. Per i poliziotti fermati comincia un lungo interrogatorio prima del sospirato rilascio.

«Immaginate voi, quattro ore, senza avvocato, senza diritto a un interprete», deplora Vincent Gilles, rivelando che gli agenti belgi non erano neanche francofoni. Secondo la polizia di Bruxelles, sono 2500 i migranti intercettati nel Paese da inizio luglio. Un flusso che, denunciano, non consente loro di avvertire i colleghi francesi per procedere al riaccompagnamento alla frontiera.

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