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FRANCIANuovo allarme bomba alla Tour Eiffel. Trovato telefonino kamikaze

17.11.15 - 20:42
Continuano le indagini e le prese di posizione istituzionali in seguito alle stragi
Nuovo allarme bomba alla Tour Eiffel. Trovato telefonino kamikaze
Continuano le indagini e le prese di posizione istituzionali in seguito alle stragi

FRANCIA - A quattro giorni dalle stragi di Parigi continuano le indagini e le prese di posizione istituzionali.

21.26 - Trovato telefonino kamikaze, "ok,siamo pronti" -  Gli uomini che indagano sugli attacchi di Parigi avrebbero trovato in uno dei luoghi degli attentati il telefonino di uno dei kamikaze. Lo riferisce la Cnn citando fonti investigative francesi. Sul display un sms con la frase: "Ok siamo pronti".

20.37 - Hannover: polizia, allarme concreto bomba nello stadio - "Abbiamo avuto un'indicazione concreta che qualcuno volesse innescare dell'esplosivo nello stadio". Lo ha detto il portavoce della polizia alla Dpa sull'annullamento ad Hannover dell'amichevole Germania-Olanda. Angela Merkel non era ancora allo stadio di Hannover al momento dello sgombero.

19.52 - Persone sospette davanti allo stadio di Hannover - "Persone sospette davanti allo stadio". Così scrive la Bild online, a proposito dell'annullamento della partita Germania-Olanda in programma stasera ad Hannover. La polizia locale per ora non ha motivato la decisione. I "Sek", le teste di cuoio della polizia, "sono nello stadio" di Hannover, riferisce dal canto suo il sito del quotidiano "Hannoversche Allgemeine", citando un proprio reporter.

"La partita è stata annullata. Tornate a casa con calma": questo l'annuncio dato con un megafono ad Hannover, davanti allo stadio, per invitare i tifosi a lasciare l'area in seguito all'improvvisa decisione di annullare l'amichevole Germania-Olanda.

19.28 - Re Abdullah di Giordania: "Centomila musulmani uccisi dall'Isis" - Più di centomila musulmani sono stati uccisi dall'Isis solo negli ultimi due anni": così il re di Giordania Abdullah II, secondo cui i terribili attacchi di Parigi mostrano che "il male del terrorismo può colpire ovunque e in qualsiasi momento". Parlando ai giornalisti a Pristina, dove oggi ha avuto colloqui con la dirigenza kosovara, re Abdullah ha parlato di "vigilia di una Terza Guerra Mondiale scatenata contro l'umanità" e quindi bisogna essere uniti nell'affrontare questa guerra che è interna all'Islam. Il presidente del Kosovo, Atifete Jahjaga, da assicurato da parte sua che Pristina non sarà un rifugio per estremisti islamici o terroristi, ma continuerà a lavorare con i suoi partner internazionali per risolvere i gravi problemi della sicurezza. Il re di Giordania, che ha incontrato anche il premier Isa Mustafa, è stato insignito a Pristina dell'Ordine dell'Indipendenza, per il suo sostegno all'indipendenza del Paese balcanico.

19.26 - Rilasciati i sette fermati in Germania - Sono stati rilasciati i 7 fermati oggi ad Alsdorf, vicino Aquisgrana. "Non abbiamo nessun elemento che metta queste persone in relazione con gli attentati di Parigi", ha detto un portavoce della polizia. Si è risolta in un nulla di fatto, dunque, l'operazione compiuta oggi dalle forze di polizia tedesche ad Alsdorf, nei pressi di Aquisgrana, al triangolo di confine fra Germania, Belgio e Olanda. La scarcerazione è avvenuta dopo ore di interrogatori. Gli arresti erano stati compiuti in ordine sparso durante tutta la giornata. Tre al mattino, un uomo e due donne, ammanettati all'uscita da un job center, gli altri (tutti uomini) nel corso del pomeriggio. Poco prima del rilascio, era stato lo stesso ministro dell'Interno Thomas de Maizière, da Berlino, a comunicare che "nessun pesce grosso" era stato arrestato: "Purtroppo tra i fermati non c'è quello che tutti abbiamo sperato fosse". Il riferimento è a Salah Abdeslam, il fratello di uno dei terroristi suicidi di Parigi.

19.24 - Licenziato giornalista del Welt per post su Facebook - Licenziamento con effetto immediato per Matthias Matussek, giornalista del quotidiano tedesco di orientamento conservatore Die Welt, in seguito a un post su Facebook scritto dopo gli attentati di Parigi. "Ritengo che il terrore di Parigi rinfrescherà il nostro dibattito sulle frontiere aperte e su 250.000 giovani uomini islamici non registrati nel Paese", aveva scritto Matussek, aggiungendo alla fine uno smiley, un "emoticon" sorridente tipico del linguaggio dei social network. In risposta, l'editorialista si è beccato prima un commento sotto il suo stesso post disgustato di Kai Diekmann, direttore di Bild, il tabloid popolare che fa parte dello stesso gruppo editoriale (Springer Verlag) e poi un "fuori di testa" pronunciato dal direttore di Welt, Jan-Eric Peters. Matussek, che prima di passare alla Welt era stato per anni nella redazione del settimanale progressista Spiegel, aveva provato a giustificare il suo commento, trasformando l'emoticon in uno smiley triste ma non aveva voluto ammettere l'errore. La situazione sarebbe degenerata nella riunione di redazione di questa mattina, secondo quanto ha riportato il sito del settore dell'informazione "Meedia", dove Matuseek avrebbe apostrofato il suo direttore definendolo uno "stronzo", ricevendo in cambio il licenziamento in tronco da parte dell'azienda.

19.19 - Secondo fuggitivo, autore di stragi nei bar? - Il secondo fuggitivo ricercato dalle autorità francesi potrebbe essere uno dei killer responsabili delle stragi nei bar e ristoranti dell'undicesimo e dodicesimo arrondisement di Parigi: è quanto riferisce il sito internet del quotidiano Le Parisien. Il secondo uomo in fuga, precisano i media transalpini, si trovava a bordo della Seat nera usata venerdì sera dai terroristi per andare a spargere sangue nei bar e ristoranti del centro di Parigi. L'auto, probabilmente una Leon, è stata ritrovata nei giorni scorsi a Montreuil, nella banlieue est della capitale. Gli inquirenti sperano che le tracce del dna rilevate all'interno del veicolo possano permettere di risalire all'identità di questo secondo uomo ancora a piede libero. Un'altra auto nera, questa volta una Clio noleggiata in Belgio, è stata ritrovata questa mattina nei pressi del Boulevard Ornano, nel diciottesimo arrondissement a nord di Parigi.

18.53 - Stati Uniti, stati contro i rifugiati dopo gli attentati.Obama e l'Onu non ci stanno - "I governatori non possono bloccare l'insediamento dei rifugiati nei loro stati": Barack Obama replica così alle iniziative anti-rifugiati avviate nel Congresso Usa e attacca gli stati che, dopo gli attentati di Parigi, si rifiutano di accogliere i profughi siriani. La Casa Bianca in particolare spiega che il piano di accoglienza andrà avanti e che sono 180 le località individuate in tutti gli Stati Uniti per accogliere i profughi. Località che si trovano in quasi tutti gli stati e dove operano delle organizzazioni no profit. Lo staff presidenziale ricorda quindi come chi fa domanda per ottenere lo stato di rifugiato in Usa venga sottoposto alle procedure di controllo più stringenti e severe: un processo - si spiega - che dura dai 18 ai 24 mesi. Nel 2016 il piano Obama prevede 10 mila rifugiati attesi negli Usa. "Il mondo ha la responsabilità di prendersi cura dei rifugiati siriani e di tutti gli altri profughi, nessuno deve essere discriminato sulla base della religione": lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, commentando la decisione di 27 Stati americani di chiudere i propri confini ai rifugiati siriani dopo gli attentati di Parigi.

18.11 - Nuovo allarme bomba alla Tour Eiffel - Una vasta area attorno alla Tour Eiffel è stata chiusa alle auto e ai passanti per un allarme bomba. Lo ha constatato l'agenzia ANSA sul posto. La zona è presidiata da gendarmeria e polizia e sono in corso i controlli nella torre, chiusa ai turisti dal giorno dell'attacco, e nella zona circostante.

16.00 - Hollande in visita negli Stati Uniti e in Russia -  Il presidente francese Francois Hollande sarà a Washington da Obama il 24 novembre e a Mosca da Vladimir Putin il 26 novembre per discutere della lotta all'Isis.

15.11 - Rivendicazione dell'Isis, la voce è di un jihadista francese - La voce nel messaggio audio con cui l'Isis ha rivendicato gli attentati di Parigi è "molto probabilmente" quella dello jihadista francese Fabien Clain, legato al killer di Tolosa Mohamed Merad e agli organizzatori del mancato attentato contro una chiesa di Villejuif lo scorso aprile. Lo affermano diversi media francesi, citando fonti di polizia.

15.10 - Parigi: nuovi atti anti-Islam, spari su passante turco - In Francia continuano gli atti islamofobi in risposta agli attentati di venerdì, con anche i primi casi di aggressioni nelle strade. Lo rileva l'osservatorio anti-islamofobo del Consiglio francese del culto musulmano, citato dal settimanale Nouvel Observateur.

14.43 - Retata ai confini della Germania, si cerca un quarto sospettato - La polizia tedesca sta eseguendo una grossa retata nel Nordreno-Westfalia, nelle zone di confine con il Belgio e l'Olanda, nell'ambito delle indagini sugli attentati di Parigi di venerdì scorso. Dopo i tre arresti compiuti ad Aquisgrana, secondo i media locali, le forze dell'ordine stanno ricercando anche una quarta persona sospetta, a Baesweiler.

13.56 - Unhcr: "Rifugiati non siano capri espiatori" - "I rifugiati non devono essere trasformati in capri espiatori e non devono diventare le vittime secondarie degli attentati di Parigi". Èl'appello lanciato oggi dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), "Siamo preoccupati per le reazioni da parte di alcuni Stati di porre fine ai programmi messi in atto, facendo marcia indietro rispetto agli impegni assunti per gestire la crisi dei rifugiati (ricollocamento), o proponendo la costruzione di ulteriori barriere", ha detto a Ginevra la portavoce dell'Unhcr Melissa Fleming. "Siamo profondamente turbati per le affermazioni che demonizzano i rifugiati nel loro insieme. Questo è pericoloso in quanto contribuirà ad alimentare la xenofobia e la paura", ha aggiunto sottolineando la complessità dei problemi di sicurezza che l'Europa si trova ad affrontare.

13.45 - Ecco come Salah Abdeslam è riuscito a fuggire da Parigi - Pronto, puoi aiutarmi? Puoi venire a prendermi a Parigi? Ti pago la benzina e i pedaggi". Così Salah Abdeslam, l'unico degli attentatori di Parigi ancora in vita e ricercato in tutta Europa, ha chiesto aiuto quella notte a un amico a Bruxelles, Hamza Attou, per tornare nella capitale belga. Lo ricostruisce il sito del Nouvel Observateur, citando un amico di Attou, I., che quella notte ha assistito alla telefonata di aiuto di Salah, poco dopo le 22 mentre gli attacchi erano ancora in corso Secondo questa testimonianza, dunque, la fuga di Salah non sarebbe stata premeditata, né tantomeno organizzata. Attou, senza auto, avrebbe a sua volta chiesto a Mohamed Amri di andare insieme a Parigi con la Golf di quest'ultimo. I due hanno passato la frontiera francese verso le 3 di notte e recuperato Salah a Montreuil dove aveva lasciato la Seat nera, ritrovata poi carica di armi. Alle 9 di mattina del 14 novembre i tre, a bordo della Golf di Amri, sono stati controllati a Cambrai sulla via del ritorno, ma la polizia li ha fatti passare. A quel punto Salah è scomparso, mentre Attou, secondo testimoni, sarebbe rientrato a Bruxelles "in lacrime". Attou e Amri sono stati fermati e arrestati per terrorismo e complicità in attentati terroristici. 

Salah Abdeslam, di ritorno da Parigi, sabato sera, sarebbe stato accompagnato nei pressi dello stadio Re Baldovino, dove oggi si sarebbe dovuta giocare la partita Belgio-Spagna. Lo scrive il giornale fiammingo Het Nieuswblad, citando fonti di intelligence belga.

La notizia è trapelata da fonti vicine agli inquirenti che stanno interrogando i due arrestati a Molenbeek, Mohamed Amri e Hamza Attou, con l'accusa di aver collaborato agli attentati parigini. Secondo il giornale, i due avrebbero fornito informazioni contraddittorie. Ma uno di loro, Attou, avrebbe detto che Salah, su cui pende tuttora un ordine di arresto internazionale, sarebbe stato condotto nella zona vicina allo stadio di Bruxelles, Re Baldovino. Sempre le stesse fonti, definiscono Salah un individuo "estremamente pericoloso", ormai in fuga e che non avrebbe "nulla da perdere".

13.35 - Tre arresti in Germania - Tre persone sono state arrestate ad Alsdorf nei pressi di Aquisgrana, in Germania, in relazione agli attentati di Parigi. Lo riferisce la polizia tedesca. Secondo i media tedeschi si tratta di due donne e un uomo. Un elemento non ancora confermato dalla polizia tedesca che ha annunciato i fermi. Secondo il giornale locale "Aachener Nachrichten", gli arresti sono avvenuti alle 9.30 di stamani. La polizia tedesca ha agito con diverse unità. Testimoni hanno raccontato di aver visto le auto delle forze dell'ordine fermarsi; quindi gli agenti hanno arrestato i tre, che provenivano dal jobcenter locale, al parcheggio. Gli agenti hanno portato via le donne in manette.

13.33 - La reazione di Charlie Hebdo: "Loro hanno le armi. Si fottano, noi abbiamo lo Champagne" - "Loro hanno le armi. Si fottano, noi abbiamo lo champagne". È il titolo della copertina del nuovo numero della rivista satirica Charlie Hebdo - vittima di un attacco terroristico lo scorso 7 gennaio, costato la vita di 12 persone - in edicola dopo gli attacchi di venerdì a Parigi. Firmata 'Coco', la disegnatrice Corinne Rey sopravvissuta all'attentato di gennaio, la vignetta mostra un giovane bere champagne, che gli esce dai fori di proiettili sparsi su tutto il corpo. "Sospettavamo - scrive da parte sua il direttore Riss - che gli attacchi di gennaio sarebbero stati seguiti da altri attacchi. Ci aspettavamo, rassegnati, che questo ci piombasse sulla testa come una spada di Damocle, o i V1 e V2 durante la guerra". Ricordando Winston Churchill, Riss scrive poi che "senza rendersene contro i parigini del 2015 sono un pò diventati i londinesi del 1940, determinati a non cedere, né alla paura né alla rassegnazione" e "questa è l'unica risposta da dare ai terroristi. Rendendo vano il terrore che cercano di creare

 13.23 - Richiusa la Tour Eiffel - La Tour Eiffel, che ha riaperto ieri pomeriggio, è di nuovo chiusa da questa mattina. "Condizioni di sicurezza non sufficienti", dicono i sindacati della Dama di ferro, citate da BFM-TV.

13.21 - Valls: "Altri attentati sono in preparazione" -  "Altri attentati sono senza dubbio in preparazione": lo ha ribadito il premier francese, Manuel Valls, al termine di un incontro all'Assemblea nazionale di Parigi.

13.17 - In Belgio si controllano i foreign fighters - Il Belgio stringe le maglie sui foreign fighters: da gennaio l'Organo di coordinamento per l'analisi del rischio (Ocam) gestirà una banca dati dinamica per orientare e rafforzare i controlli. Lo riportano i media, citando una nota del ministro dell'Interno Jan Jambon. A maggio il numero dei foreign fighter (o candidati tali) in Belgio contava 924 persone. Nella nuova banca dati, a ciascun nome sarà associata la valutazione della pericolosità, in modo che tutte le forze del Paese dispongano delle informazioni

13.08 - La Francia chiede aiuto. Le Drian: "Non possiamo fare tutto" - La Francia ha chiesto aiuto militare agli altri paesi Ue "perché non può fare tutto" e "come un atto politico, che viene compiuto per la prima volta", osserva il ministro Jean-Yves Le Drian, aggiungendo di "tenere a rimarcarlo". Sulle modalità di tale aiuto, che sarà bilaterale ovvero con accordo diretto tra Parigi e le altre capitali Ue, il ministro dice che potrà avvenire "sia con una collaborazione di capacità negli interventi francesi in Siria e Iraq, sia con un alleggerimento o un sostegno alla Francia in altre operazioni" "Quello che ho detto ai miei colleghi - continua il ministro della Difesa francese - è che la Francia non può fare tutto: essere in Sahel, essere nella Repubblica Centrafricana e in Libano, essere nell'intervento di risposta all'Isis ed assicurare con le sue forze la sicurezza nazionale. Adesso cominceremo le discussioni tecniche con i nostri partner e vedremo cosa possiamo fare insieme e cosa può fornire ciascuno". Rispondendo a chi chiedeva perché sia stato scelto di attivare per la prima volta la clausola di difesa collettiva prevista dall'art.42.7 del Trattato di Lisbona invece che l'art.5 della Nato, Le Drian ha risposto: "Questa riunione di oggi era prevista. L'emozione ha avuto un suo ruolo, la domanda politica anche. Cosa che ha portato all'evocazione di questo articolo per la prima volta".

13.06 - Venerdì raduno contro il terrorismo alla Moschea - La grande moschea di Parigi "chiama a un grande raduno contro il terrorismo" per venerdì alle 14. Lo ha annunciato il rettore e presidente del consiglio francese del culto musulmano, Dalil Boubakeur, ai microfoni della radio Europe 1.

13.04 - Rapporto Shock, quasi 40mila morti per terrorismo nel 2014 - La maggior parte delle vittime non vengono colpite in Occidente, ma bensì in Africa e Asia.

12.53 - Ecco cos'è la "clausola per la difesa comune" - La "clausola per la difesa comune" evocata ieri dal presidente francese e la cui applicazione è stata chiesta ed ottenuta - per la prima volta nella storia della Ue - nel Consiglio dei ministri della Difesa di oggi, è contenuta nell'articolo 42, al punto 7, primo articolo della 'Sezione 2' del Trattato di Lisbona intitolata 'Disposizioni sulla politica di sicurezza e di difesa comune'. Dopo il via libera ministeriale di oggi, non sono previsti ulteriori passaggi nella procedura comunitaria trattandosi di una forma di solidarietà da concertare bilateralmente. Nel paragrafo 1 dell'art. 42 è scritto: "La politica di sicurezza e di difesa comune costituisce parte integrante della politica estera e di sicurezza comune. Essa assicura che l'Unione disponga di una capacità operativa ricorrendo a mezzi civili e militari. L'Unione può avvalersi di tali mezzi in missioni al suo esterno per garantire il mantenimento della pace, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della sicurezza internazionale, conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite. L'esecuzione di tali compiti si basa sulle capacità fornite dagli Stati membri". Nel paragrafo 7, attivato dalla Francia, è scritto: "Qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri. Gli impegni e la cooperazione in questo settore rimangono conformi agli impegni assunti nell'ambito dell'Organizzazione del trattato del Nord-Atlantico (Nato, ndr) che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva e l'istanza di attuazione della stessa". Nel 'Trattato sul funzionamento dell'Unione europea', all'art.222, è previsto l'intervento diretto con missioni militari della Ue che può essere richiesto in caso di attacchi terroristici, ma in questo caso la procedura sarebbe stata molto più complessa con un'approvazione all'unanimità nel Consiglio Europeo di capi di stato e di governo.

12.50 - Lavrov insiste: "Serve coalizione militare globale" - Bisogna "formare una coalizione militare davvero globale" per la lotta al terrorismo: lo ha ribadito il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov in un messaggio di condoglianze per le vittime degli attacchi di Parigi su un registro ad hoc dell'ambasciata francese a Mosca. "I barbari progetti dell'Isis devono essere stroncati, il nostro cordoglio e la nostra rabbia devono aiutare a mettere da parte tutto ciò che è secondario e unire Russia, Francia e tutti i paesi nella lotta implacabile al terrorismo", ha scritto

12.34 - Un kamikaze gestiva un bar. Fu chiuso per droga - Brahim Abdeslam, 31 anni, uno dei kamikaze che si è fatto esplodere venerdì sera e fratello del ricercato numero uno Salah Abdeslam, gestiva un bar considerato un luogo di consumo di sostanze stupefacenti a Molenbeek, quartiere arabo di Bruxelles. Lo riportano vari media belgi. Il locale "Les Béguines" era stato fatto chiudere dal sindaco Francoise Schepmans con un'ordinanza datata 2 novembre, a seguito di controlli di polizia, durante i quali era stato constatato il consumo di "sostanze allucinogene proibite

12.10 - Kerry: "Stati Uniti e Francia aumenteranno gli sforzi control'Isis" - In un colloquio oggi all'Eliseo, il segretario di Stato Usa John Kerry ha discusso con il presidente francese Francois Hollande "i passi significativi che riteniamo di poter intraprende assieme in diversi settori per aumentare i nostri sforzi, ed essere anche più efficaci, contro Daesh", ovvero l'Isis. Lo ha riferito lo stesso segretario di Stato Usa, dicendosi anche convinto, scrive Bbc News, che nelle prossime settimane lo Stato islamico "sentirà una pressione ancora più forte". "La mia sensazione è che tutti comprendono che con gli attacchi in Libano, con ciò che è successo in Egitto, con Ankara, Turchia e ora gli attacchi a Parigi, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per colpirli (l'Isis) al cuore, dove pianificano queste cose", ha detto ancora Kerry, che parlando con i giornalisti dopo il colloquio con il presidente Hollande ha anche sottolineato "la straordinaria risposta dei francesi" dopo gli attacchi di venerdì, "e il coraggio che hanno dimostrato".

11.38 - Ritrovata un'auto, è collegata agli attentati? - Un'auto che potrebbe essere stata utilizzata nella preparazione degli attentati di Parigi è stata ritrovata stamattina in una piazza nel nord della città. Lo riferiscono i media francesi, citando fonti di polizia. La vettura, una Clio nera, "è stata vista sull'autostrada A1 (che collega il nord della Francia a Parigi, ndr.), nel quadro di quelli che potrebbero essere degli scambi preparatori tra Parigi e il Belgio", spiega una fonte. La sua effettiva implicazione però, precisa, potrà essere determinata "solo dalle analisi della polizia scientifica". Si è appreso inoltre che siringhe sono state ritrovate nella stanza d'albergo di Salah Abdeslam a Alfrotville, nella banlieue di Parigi: è quanto rivela in esclusiva il sito internet del settimanale Le Point pubblicando un video delle due stanze prenotate dal principale ricercato per le stragi di Parigi, la 311 e la 312. Abdeslam è l'uomo più ricercato d'Europa, 26 anni, è sospettato di essere uno degli autori nonché la mente logistica della missione assassina che ha causato la morte di 129 persone tra il centro di Parigi e lo Stade de France. Lui e i suoi complici sono arrivati "due giorni prima di perpetrare il massacro di massa" a Parigi, rivela Le Point. Nelle stanze che i giornalisti di Le Point hanno avuto modo di visitare sono stati ritrovati resti di pizza da asporto consegnati da una pizzeria lì vicino e Madeleines al cioccolato (tra i dolcetti simbolo della Francia resi celebri in tutto il mondo dall'opera di Marcel Proust) acquistati nel distributore automatico dell'hotel. Ma anche un lotto di siringhe, aghi corti e fili da intubazione sparsi sul tavolo tondo del salone. Le analisi affidate alla polizia scientifica dovranno determinare se questo materiale medico ha permesso di confezionare le cinture esplosive dei kamikaze o se è servito ad iniezioni ipodermiche. "E se i killer si fossero drogati?", si chiede Le Point. Uno dei testimoni presenti venerdì sera al Bataclan prima dell'attacco notò i kamikaze fermi per diverse ore davanti alla sala concerti: "Avevano facce da morti-viventi", ha detto. Abdeslam ha prenotato a suo nome le due stanze d'albergo su booking.com. Sistemati nelle stanze 311 e 312 dell'hotel, nel tranquillo dipartimento della Val-de-Marne, alle porte di Parigi, Abdeslam e i suoi complici sono arrivati due giorni prima di passare all'azione la sera di venerdì. Sabato sera, precisa Le Point, gli inquirenti del 36 Quai des Orfèvres hanno perquisito le stanze in cui possono aver soggiornato sei persone. L'hotel non è dotato di telecamere di videosorveglianza. La polizia giudiziaria ha prelevato tracce di Dna degli occupanti e sequestrato il computer alla recpetion. In precedenza è anche emerso che il fratello, Ibrahim Abdeslam, ha affittato per una settimana, dal 10 al 17 novembre, una villetta a Bobigny, nella periferia parigina. Sul posto, rivela Europe 1, è stato ritrovato del "materiale telefonico", probabilmente telefoni e schede sim.

11.20 - I due artificieri fermati: "Abbiamo fatto 'solo' i taxisti - Mohamed Amri e Hamza Attou, i due presunti artificieri degli attacchi di Parigi arrestati in Belgio hanno detto agli inquirenti di aver avuto 'solo' il ruolo di tassisti. La notte degli attentati erano partiti da Molenbeek per riportare Salah Abdeslam da Parigi a Bruxelles. I due hanno spiegato anche di non sapere che Abdeslam avesse preso parte agli attentati e di aver ricevuto la sua telefonata alcune ore dopo gli attacchi, verso le due del mattino, e che lo avevano recuperato tre ore più tardi, alle cinque, a Barbès. Secondo la ricostruzione dei due, al volante dell'auto, una VW Golf di proprietà di Attou, c'era Amri. Al loro rientro verso Bruxelles, il veicolo è stato fermato tre volte dalle forze dell'ordine, in particolare all'altezza di Cambrai, ma la polizia in quel momento non aveva la segnalazione di Abdeslam e li ha lasciati passare. I tre sono arrivati a Molenbeek quando stava albeggiando. Interrogati sul luogo dove hanno lasciato Abdeslam, Attou e Amri si sono contraddetti, ed hanno dichiarato che Abdeslam appariva un po' stressato e che non hanno parlato molto lungo la strada del ritorno verso il Belgio.

11.15 - "La Francia ha chiesto aiuto e l'Europa unita risponde sì" - "La Francia ha chiesto aiuto e l' Europa unita risponde sì". Così Federica Mogherini, assieme al ministro francese della Difesa Jean-Yves Le Drian, ha annunciato il sostegno "unanime" del Consiglio Difesa all'attivazione della clausola di difesa collettiva. Essa è prevista dall'art. 42.7 del Trattato di Lisbona ed è stata chiesta da Hollande. Gli aiuti alla Francia in base all'articolo 42.7 del Trattato di Lisbona saranno su base bilaterale, non con una missione di difesa e sicurezza dell'Unione europea, che avrà il coordinamento degli aiuti. Lo ha specificato l'Alto rappresentante Federica Mogherini ricordando che "è la prima volta" che viene applicata la clausola di difesa comune della Ue. La richiesta della Francia di attivazione della clausola di difesa collettiva "ha ricevuto sostegno unanime" al tavolo del Consiglio dei ministri della difesa europei e "questo è un atto politico di grande ampiezza", ha sottolineato il ministro francese Jean-Yves Le Drian ringraziando Mogherini "che ha fortemente appoggiato questo passo" ed affermando di aver "sentito molta emozione e molta empatia tra i colleghi. "Quello che mi ha colpito è che ogni paese ha detto che aiuterà. Quindi penso che ogni paese contribuirà in un modo o nell'altro, che sia in Medio Oriente o in altri teatri. Tutti saranno all'appuntamento, rapidamente", aggiunge il ministro francese sottolineando: "Ieri la richiesta, già oggi l'impegno".

11.05 - Kamikaze del Bataclan affrontato da un agente - Uno dei tre assalitori del Bataclan è morto nelle prime fasi dell'assalto, perché si è trovato faccia a faccia con un poliziotto che era riuscito ad entrare nel teatro seguendoli. Lo rivela Le Monde. Intorno alle 22, all'inizio dell'attacco, un agente della brigata anticriminalità riesce a entrare al piano terra e individua uno degli assalitori, secondo "fonti di polizia e giudiziarie". Spara al terrorista e la cintura esplosiva salta in aria, non è ancora chiaro se per effetto dello sparo o per decisione del kamikaze.

10.14 - Due artificieri arrestati a Bruxelles - Sono due i presunti artificieri delle stragi di Parigi arrestati a Bruxelles ieri, secondo un'esclusiva della Derniere Heure. Oltre a Mohamed Amri, 27 anni, le cinture esplosive dei kamikaze sarebbero state confezionate anche da Hamza Attou, 21, incensurato. In entrambe le abitazioni è stato trovato nitrato di ammonio. I due hanno detto agli inquirenti di usarlo come fertilizzante per il giardino. Inoltre, a casa di Attou c'erano munizioni calibro 5.56, ma soprattutto 7.62, usate per i kalashnikov.

10.08 - Il Belgio rafforza la sicurezza - Il Belgio ha rafforzato le misure di sicurezza alle centrali nucleari, dopo gli attacchi di venerdì sera a Parigi. Lo conferma la società di energia belga Electrabel. La vigilanza rafforzata sarà mantenuta fino a quando il livello di allerta terrorismo resterà a tre (su una scala di quattro). Misure di sicurezza supplementari erano già state adottate dopo gli attacchi alla redazione di Charlie Hebdo.

9.49 - Valls: "L'Europa deve capire. E aiutarci" - "Dobbiamo dare tutti gli strumenti a polizia e gendarmeria, in uomini e in investimenti. Questo non lo faremo a detrimento del bilancio di altri settori. L'Europa deve capire. E aiutarci": lo ha detto il primo ministro francese, Manuel Valls, ai microfoni di France Inter.

Parigi "sarà costretta a non rispettare" gli impegni di bilancio europei, ha aggiunto Valls. "Dobbiamo dare tutti gli strumenti alla polizia, alla gendarmeria e ai servizi di informazione. Dobbiamo assumercene la responsabilità e l'Europa deve capirlo", ha affermato.

8.46 - Cyberattacchi - L'Isis sta cercando di acquisire il know-how per sferrare cyberattacchi nel Regno Unito: è quanto si legge in un discorso che il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, pronuncerà oggi al Quartier generale del governo per le comunicazioni (Gchq) - a Cheltenham - secondo un'anticipazione della Bbc online. L'Isis, secondo Osborne, "non ha ancora la capacità" di sferrare cyberattacchi, "ma sappiamo che la vuole e sta facendo di tutto per acquisirla".

L'organizzazione vuole colpire le infrastrutture chiave del Paese come la rete elettrica, il sistema di controllo del traffico aereo o gli ospedali e l'impatto di simili attacchi non si "misurerebbe solo in termini di danni economici ma anche di perdite di vite umane", si legge nel discorso del cancelliere dello Scacchiere, sempre secondo la Bbc online.

8.45 - 128 perquisizioni - Altre 128 perquisizioni sono state condotte questa notte sul territorio francese nell'ambito delle ricerche di responsabili o complici degli attentati di venerdì sera a Parigi. Lo ha annunciato, ai microfoni di France Info, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve. Lo stesso ministro ha aggiunto che fra gendarmi, polizia e militari, 115.000 uomini supplementari sono stati schierati sul terreno.

"Sei attentati di questo tipo sono stati sventati l'estate scorsa", ha riferito Cazeneuve, parlando a France Info degli attacchi del 13 novembre a Parigi. Il ministro ha assicurato che "la maggior parte" dei terroristi coinvolti negli attentati di venerdì "erano sconosciuti ai nostri servizi".

Gli attentatori - Identificati alcuni membri delle “squadre della morte” che hanno fatto strage a Parigi. 

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