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INDIA"Minacciata la libertà d'espressione"

29.10.15 - 07:42
Presa di posizione da parte di dieci registi indiani
"Minacciata la libertà d'espressione"
Presa di posizione da parte di dieci registi indiani

NEW DELHI - Dieci registi indiani, fra cui alcuni noti come Dibakar Banerjee e Anand Patwardhan, hanno annunciato ieri a Mumbai la loro intenzione di restituire i premi ottenuti nella loro carriera in segno di protesta "per le minacce alla diversità e alla libertà di parola" in India.

Associandosi a simili iniziative realizzate da scrittori e artisti indiani, i registi, segnala oggi l'emittente Ndtv, hanno condannato l'assassinio di personalità razionaliste, come ad esempio lo scrittore M.M. Kalburgi, e le recenti uccisioni legate alle polemiche, sollevate da movimenti estremisti indù, sul consumo di carne di mucca.

In una conferenza stampa, in particolare Patwardhan ha assicurato che "tutti noi siamo delusi per quello che sta accadendo nel Paese", chiedendo poi al governo "di rendere esplicito il suo impegno a proteggere la libertà di espressione".

In una dichiarazione inviata al premier Narendra Modi e al presidente Pranab Mukherjee, i registi sostengono che "l'uccisione di razionalisti non è un casuale atto di violenza". "Se non protestiamo oggi davanti a gente uccisa per il suo credo e le sue opinioni - si dice infine - rischiamo di diventare parte di una diversità che si appiattisce ogni giorno di più".

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