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ROMAEvangelii gaudium, manifesto di Papa Francesco

26.11.13 - 15:14
Evangelii gaudium, manifesto di Papa Francesco
ROMA - E' stata pubblicata oggi la "Evangelii gaudium", esortazione apostolica firmata da Papa Francesco a conclusione dell'Anno della fede, e centrata sulla nuova evangelizzazione. Il testo, potente e pragmatico e insieme intriso di spiritualità è umanità, appare come una sorta di manifesto programmatico del pontificato di Bergoglio

"La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù" e da lui sono "liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento". Inizia con questa testimonianza l'Esortazione Apostolica, che indica "vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni", da percorrere abbandonando "il comodo criterio pastorale del 'si è fatto sempre così".

Il documento - cinque capitoli divisi in 288 brevi paragrafi è un vero e proprio programma di riforma, a cominciare dal ruolo stesso del Pontefice. "Anche il Papato e le strutture centrali della Chiesa universale hanno bisogno di ascoltare l'appello a una conversione pastorale".

"Non è opportuno - ad esempio - che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori", mentre "ancora non si è esplicitato sufficientemente uno statuto delle Conferenze episcopali che le concepisca come soggetti di attribuzioni concrete, includendo anche qualche autentica autorità dottrinale".

Secondo il Pontefice "un'eccessiva centralizzazione, anzichè aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria".

Il ragionamento si allarga alle diocesi e parrocchie che il Papa invita a "un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma".

Resta aperto il tema dei divorziati risposati: Papa Francesco non dice "una parola definitiva" ma indica certo una direzione che potrà essere seguita dal prossimo Sinodo Straordinario: "L'Eucaristia sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli".

Resta ferma la condanna dell'aborto (e dell'eutanasia): "Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana". "Però - ammette - è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure".

Papa Francesco rivendica il diritto della Chiesa a parlare di questi temi ma mette in guardia da un'ossessione etica che porta a reiterare all'infinito le condanne. Sull'Islam mette in guardia dai luoghi comuni e ricorda che il Corano è contro la violenza.

Ma l'afflato che più colpisce nel documento è l'attenzione ai poveri: "Occorre affermare senza giri di parole che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli".

Denuncia infine il Papa: "I meccanismi dell'economia attuale promuovono un'esasperazione del consumo" mentre "gli esclusi vedono crescere questo cancro sociale che è la corruzione profondamente radicata in molti Paesi, nei governi, nell'imprenditoria e nelle istituzioni, qualunque sia l'ideologia politica dei governanti".

ATS
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