Lo riferisce un alto funzionario della Presidenza sudcoreana, citato in forma anonima dall'agenzia Yonhap, secondo cui il capo dell'Ufficio sulla sicurezza nazionale, Kim Jang-soo, ha tenuto oggi una riunione di alto livello per un esame aggiornato. "Dall'incontro è emerso che, per ora, non ci sono segnali di cambiamento o sviluppi a Pyongyang o in altre città".
Il funzionario ha poi spiegato che la Corea del Sud è impegnata a controllare con calma tutte le azioni che sono state intraprese dal Nord, mettendo a punto risposte adeguate alla situazione.
L'Ufficio, nel frattempo, ha anche commentato 'l'invitò di Pyongyang rivolto al personale diplomatico per l'evacuazione, sottolineando che la mossa è da ritenere come un escamotage per generare nuova tensione nella penisola coreana.
Dopo il terzo test nucleare, effettuato il 12 febbraio, le turbolenze sulla penisola sono aumentate in un crescendo fino alla minaccia della Corea del Nord di attacchi nucleari preventivi contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti, insieme alla cancellazione unilaterale dell'armistizio che pose fine alla sanguinosa guerra di Corea (1950-1953).