In realtà è un testa a testa per ora fra le squadre avversarie: quella formata da Unione (Cdu-Csu) e Liberali finora al governo, e quella rosso-verde che la vorrebbe rimpiazzare. Vince, in termini relativi, l'Spd, che con un 32,5% quasi soddisfa le attese dei sondaggi, al 33: lo sguardo fisso su Berlino, però, non permette di esultare. E continuano, anzi. le polemiche sulla candidatura alla cancelleria di Peer Steinbrueck, il quale addirittura ha affermato di sentirsi "responsabile" di non aver aiutato il partito a sfondare, nel land del nordovest.
Il successo è obiettivo, invece, stasera ad Hannover, per i Liberali, che si riscattano dalla lotta per l'esistenza toccando 9,7%. Philipp Roesler, a rischio fino a poche ore fa, nella eventualità che il suo partito non riuscisse a restare in Parlamento, mancando il 5% indispensabile all'obiettivo proprio in 'casa' sua, diventa improvvisamente un "gigante", (lo scrive la Bild). E cantano giustamente vittoria anche i Verdi, che con il 13,7% hanno una nettissima affermazione.
Restano fuori dal consesso regionale, invece, la Linke (sinistra), mortificata da un 3,1% (cinque anni fa prese il 7%) e i Pirati, il cui nome ormai neppure compare più. Negli exit poll delle principali emittenti televisive il dato (forse un 2%) viene accorpato a quello degli altri partiti. Una fine amara per quei giovanissimi 'anarchici' della politica federale che spiazzavano i partiti tradizionali, fino a qualche mese fa, con consensi a due cifre.