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Condannato a 10 anni di reclusione, un 36enne americano affetto da autismo dovrà scontarne solo cinque, e in libertà vigilata
GREENVILLE - Un 36enne della Carolina del Sud che si riprometteva di trasformare una bambina nella sua «schiava del sesso» e si era detto «appassionato» di cannibalismo ha visto la sentenza a 10 anni di reclusione alla quale era stato condannato ridotta a 5 anni di libertà vigilata.
Justin Teeter Bensing, di Myrtle Beach, è stato arrestato in febbraio nell’ambito di un’operazione che ha portato dietro le sbarre 14 presunti pedofili. Dai documenti del fermo citati da Greenville News emerge il tenore delle conversazioni che il 36enne intratteneva con quella che credeva essere una minorenne, ma era invece un agente sotto copertura.
L’uomo le chiedeva se fosse «pronta a diventare una produttrice di bambini a tempo pieno e schiava del sesso» e si riprometteva di farle bere la sua stessa urina. In altre chat ritrovate nel suo telefono, Bensing esprimeva le sue «passioni per il cannibalismo e la zoofilia». «La parola depravazione non basta neanche per iniziare a descrivere tutto questo», aveva commentato lo sceriffo Will Lewis.
Ora, le autorità giudiziarie hanno sospeso la condanna a 10 anni di reclusione di Bensing commutandola in una a cinque anni di libertà vigilata. L’uomo, che è affetto da autismo, non ha precedenti penali e non è mai passato dalle chat ai fatti. È stato così considerato a basso rischio. È a piede libero già dal giorno dell’arresto, quando è stato rilasciato dietro pagamento di una cauzione di 10mila dollari (ca. 9’940 franchi).
