In una lettera il ministro dell'interno Javid avrebbe rinunciato a chiedere garanzie sulla tutela dei due tagliagole con passaporto britannico
LONDRA - Il governo conservatore britannico di Theresa May è pronto a chiudere un occhio sull'opposizione alla pena di morte condivisa col resto d'Europa. Almeno nel caso di due jihadisti dell'Isis, entrambi sudditi di Sua Maestà, catturati nei mesi scorsi in Siria e reclamati ora dalla giustizia degli Usa che potrebbe consegnarli alla fine al boia.
La vicenda, imbarazzante sul fronte dei diritti umani, viene svelata oggi dal Daily Telegraph, in grado di far trapelare documenti riservati in cui il ministro dell'Interno, Sajid Javid, rinuncia di fatto a sollevare la questione di principio a tutela di Alexanda Kotey e El Shafee Elsheikh, due 'tagliagole' di passaporto britannico (ribattezzati 'Jihadi Beatles' per l'accento inglese delle loro voci in alcuni video dell'Isis di decapitazione di ostaggi) finiti negli ultimi mesi nelle mani di miliziani dell'opposizione siriana finanziati dagli americani. E destinati quindi a essere spediti a Guantanamo. In una lettera in particolare Javid pare accantonare espressamente la richiesta di garanzie che i due non siano giustiziati.