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CINAHong Kong ricorda Liu Xiaobo

13.07.18 - 22:14
Il premio Nobel è deceduto a 61 anni il 13 luglio del 2017 per un cancro al fegato in un ospedale di Shenyang, nel Liaoning,
Keystone
Hong Kong ricorda Liu Xiaobo
Il premio Nobel è deceduto a 61 anni il 13 luglio del 2017 per un cancro al fegato in un ospedale di Shenyang, nel Liaoning,

PECHINO - In centinaia si sono ritrovati in serata a Hong Kong per ricordare il primo anniversario della morte di Liu Xiaobo, dissidente cinese e premio Nobel per la Pace 2010. Una fiaccolata sostenuta dai movimenti democratici nella ex colonia britannica si è tenuta a Tamar Park, all'Ammiragliato.

Diverse le cose nella Cina continentale, dove i sostenitori suoi e della vedova Liu Xia, rilasciata martedì dopo quasi otto anni di arresti domiciliari e autorizzata a partire per Berlino, hanno dovuto rinunciare alle veglie collettive. Il South China Mourning Post, quotidiano di Hong Kong, ha parlato di attivisti «portati in vacanza», in merito alla pratica comune secondo cui agenti della sicurezza portano in altri luoghi «personaggi di primo piano» a ridosso di ricorrenze sensibili.

A Berlino il presidente del PEN Centre Liao Tianqi ha detto che Liu Xia non avrebbe partecipato ad alcuna veglia al fine di tenere un profilo basso dato che suo fratello Liu Xia è ancora in Cina. Alla richiesta di chiarimenti sul perchè non gli sia concesso di partire, la portavoce del ministro degli Esteri Hua Chunying ha tagliato corto oggi in conferenza stampa, osservando che la domanda non aveva legami con la diplomazia.

Fortemente critico verso Pechino, Liu Xiaobo è deceduto a 61 anni il 13 luglio del 2017 per un cancro al fegato in un ospedale di Shenyang, nel Liaoning, dove era stato trasferito per cure mediche mentre scontava una condanna a 11 anni di carcere per «incitamento alla sovversione dei poteri dello Stato». Aveva ispirato la "Charter 08", con il vasto piano di riforme e la fine del Partito comunista unico, dopo essere stato tra i protagonisti delle manifestazioni di piazza Tiananmen, riuscendo con la sua mediazione ad evitare una repressione ancora più sanguinosa.

All'indomani della liberazione di Liu Xia, Qin Yongmin, 65 anni e attivista veterano dei diritti umani e pro democrazia, è stato condannato a 13 anni di carcere per sovversione, a conferma di una postura non modificata da Pechino su argomenti considerati ancora sensibili.

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