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BRASILEBrasile paralizzato dai camionisti: perdite per miliardi di dollari

27.05.18 - 16:00
Compromesso anche il rifornimento di combustibile nei 14 aeroporti del Paese
Keystone
Brasile paralizzato dai camionisti: perdite per miliardi di dollari
Compromesso anche il rifornimento di combustibile nei 14 aeroporti del Paese

BRASILIA - Lo sciopero dei camionisti che sta paralizzando il Brasile da una settimana ha già provocato perdite economiche per quasi 10 miliardi di reais, equivalenti a 2,7 miliardi di dollari, secondo stime di esperti pubblicate oggi dal quotidiano Folha de Sao Paulo.

José Carlos Martins, presidente della camera dell'industria edilizia, ha detto che circa il 40% delle attività del settore sono state raggiunte dall'impatto della mobilitazione, che ha compromesso affari per circa 2,4 miliardi di reais (650 milioni di dollari)

A queste perdite si aggiungono, tra l'altro, 1,8 miliardi di reais (poco meno di 500 milioni di dollari) nel settore della carne, 1,3 miliardi di reais (355 milioni di dollari) nell'industria automobilistica e un altro miliardo di reais (237 milioni di dollari) nel settore farmaceutico.

Risultano ancora difficili da stimare le perdite per le compagnie aeree, dopo che la protesta dei camionisti ha compromesso l'approvvigionamento di combustibile in 14 aeroporti del paese: Folha sostiene che le aziende del settore hanno perso 50 milioni di reais (poco più di 13 milioni di dollari) solo nella giornata di venerdì 24 maggio.

Arriva lo sciopero del settore del petrolio - Mentre il governo di Michel Temer è in evidente difficoltà per risolvere la vertenza dei camionisti, che al suo ottavo giorno di mobilitazione hanno paralizzato il Brasile, già si preannuncia una nuova vertenza a rischio: il sindacato del settore petrolifero ha convocato uno sciopero di 72 ore a partire da mercoledì prossimo.

La Federazione Unica dei Lavoratori del Petrolio (Fup) ha dichiarato che si tratterà di uno «sciopero di avvertimento» e «un altro passo avanti nelle mobilitazioni che i lavoratori del settore compiono per la preparazione di uno sciopero ad oltranza già deciso dalla categoria».

Le rivendicazioni dei lavoratori includono la riduzione del prezzo dei combustibili e del gas a uso domestico, la cessazione delle importazioni di prodotti derivati dal petrolio, il congelamento del piano di vendita di asset della Petrobras e l'allontanamento del presidente dell'azienda petrolifera statale, Pedro Parente.

La Fub ha spiegato che lo sciopero dei camionisti ha dimostrato che Temer e Parete sono i responsabili dell'aumento dei prezzi che ha scatenato la protesta, aggiungendo che il governo «ha intensificato la crisi convocando le forze armate perché occupino le raffinerie del paese», e chiedendo che siano ritirate dagli stabilimenti della Petrobras.


 
 

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