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A pochi giorni dal Memorial Day non è andata giù che mancasse. Gli organizzatori: «D'ora in poi ci sarà sempre»
FRESNO - Non è andato giù agli spettatori di una partita di softball a Fresno, in California, il fatto che gli organizzatori abbiano deciso di non suonare l’inno americano prima del match. Dopo aver fischiato la decisione, il pubblico si è così messo a cantare in coro la patriottica “The Star-Spangled Banner”.
La competizione era la semifinale del torneo scolastico Fresno State's Margie Wright Diamond e si giocava venerdì sera. Spiegando che l’inno era già stato suonato prima di una partita precedente, uno speaker ha annunciato che non sarebbe stato diffuso prima di quel match. Complice anche il clima patriottico in vista del Memorial Day, che si celebra domani, il pubblico ha dapprima accompagnato con dei “Bu!” la notizia e poi si è messo a intonare in coro l’amato inno.
«Onestamente sono rimasta scioccata quando il presentatore ha detto “L’’inno non ci sarà, giochiamo a softball e basta”», ha raccontato una dei presenti, Tiffany Marquez, al Fresno Bee. «Dopo pochi secondi si sono iniziate subito a sentire delle persone che cantavano alzando sempre di più la voce: ed io ero lì, in piedi, nel bel mezzo di una vera dichiarazione di unità e patriottismo», ha aggiunto.
L’organizzatore dell’evento, Bob Kayajanian, ha spiegato al quotidiano californiano che è prassi far passare l’inno solo prima della prima partita della giornata, ma vista l’esperienza si è detto pronto a cambiare abitudini: «D’ora in poi diffonderemo l’inno nazionale a ogni partita», ha assicurato.
