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IRANMosca: «L'approccio americano può rafforzare i falchi di Teheran»

21.05.18 - 18:24
«Gli Stati Uniti otterranno il contrario, non riusciranno a intimidire l'Iran», ha detto un responsabile del Ministero degli esteri russo. Netanyahu: «Tutti i paesi assecondino la leadership Usa»
Keystone
Mosca: «L'approccio americano può rafforzare i falchi di Teheran»
«Gli Stati Uniti otterranno il contrario, non riusciranno a intimidire l'Iran», ha detto un responsabile del Ministero degli esteri russo. Netanyahu: «Tutti i paesi assecondino la leadership Usa»

TEHERAN - L'annuncio da parte degli Stati Uniti di esercitare pressioni senza precedenti sull'Iran potrebbe rafforzare l'approccio radicale di Teheran sulle questioni regionali e avere un effetto negativo sulla situazione in Siria. Lo ha detto Zamir Kabulov, direttore del secondo dipartimento dell'Asia al ministero degli Esteri russo. «Ciò che gli americani non capiscono è che con un approccio così energico stanno effettivamente mettendo l'intero popolo iraniano contro gli Usa», ha detto Kabulov ad Interfax.

«Gli americani otterranno il contrario, non riusciranno a intimidire l'Iran», ha detto Kabulov. «Questo è offensivo sia per gli iraniani che per qualsiasi nazione quando le si parla in un linguaggio simile». «E anche quelle persone in Iran che non condividono né sostengono l'attuale leadership potrebbero schierarsi con il loro governo in uno scenario del genere», ha detto Kabulov.

Netanyahu: «Tutti i paesi assecondino la leadership Usa» - Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha lodato il rigido approccio degli Stati Uniti verso l'Iran illustrato oggi in maniera dettagliata dal segretario di stato Mike Pompeo.

«Nessun arricchimento di uranio; sanzioni severe, ed uscita dell'Iran dalla Siria: questa a nostro giudizio l'unica politica che in fin dei conti potrà garantire la pace», ha detto Netanyahu nel corso di un ricevimento con il presidente del Paraguay Horacio Cartes, poco dopo il trasferimento a Gerusalemme dell'ambasciata del suo Paese.

«Facciamo appello a tutti i Paesi - ha detto ancora Netanyahu - affinché assecondino la leadership americana».

Stop al bando a Twitter - La maggioranza dei componenti del comitato sui crimini sul web, tra i quali sei ministri e due parlamentari, hanno chiesto in una lettera al Procuratore generale di porre fine al bando di Twitter in Iran.

Gli otto responsabili - sui 12 componenti la commissione - nella missiva fanno riferimento alla crescente richiesta dell'opinione pubblica, in particolare dei giovani.


 
 


 
 

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