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REGNO UNITOQuando anche il cancro è una fake news

26.04.18 - 17:25
Dallo stress passando per gli Ogm fino alle microonde e le bottigliette di plastica: tutte le cause non dimostrate dalla scienza. L'allarme degli studiosi
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Quando anche il cancro è una fake news
Dallo stress passando per gli Ogm fino alle microonde e le bottigliette di plastica: tutte le cause non dimostrate dalla scienza. L'allarme degli studiosi

LONDRA - C'è chi dà la colpa allo stress, chi al cibo ogm e chi al bere dalle bottiglie di plastica, anche se non c'è niente di vero o dimostrato. Le fake news non risparmiano neanche i tumori, e dall'inizio del secolo sono aumentate sempre di più, complice la diffusione delle informazioni tramite internet e social media.

A segnalarlo è uno studio dello University College di Londra e dell'Università di Leeds, pubblicato sull'European Journal of Cancer.

La ricerca, condotta su 1.330 persone, ha rilevato come il 43% delle persone sia convinto che a scatenare il cancro sia lo stress, il 42% gli additivi alimentari, mentre il 19% dà la colpa ai forni a microonde e il 15% al bere dalle bottiglie di plastica. C'è poi più di un terzo che considera come fattori di rischio le frequenze elettromagnetiche (35%) e il cibo ogm (34%).

Oltre alle cause prive di fondamento scientifico o non ancora sufficientemente provate, è emerso che tra quelle invece 'sicure' perché dimostrate scientificamente, l'88% ha saputo identificare correttamente il fumo, l'80% il fumo passivo e il 60% le scottature solari.

Chi ha convinzioni errate sulle cause del cancro, precisano i ricercatori, non vuol dire però che abbia uno stile di vita più rischioso. È vero invece che chi ha informazioni corrette è più incline a non fumare. "È preoccupante vedere quante persone siano convinte di fattori di rischio per cui non ci sono prove sicure. Il numero di chi ci crede è aumentato dall'inizio del secolo, il che potrebbe dipendere dal modo diverso con cui si accede ora a notizie e informazioni, tramite internet e social media", commenta Samuel Smith, uno dei ricercatori.

È dunque vitale, conclude, «migliorare l'educazione pubblica sulle cause del cancro, se vogliamo aiutare le persone a prendere decisioni informate sulle loro vite».

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