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Lo studio era stato travolto dalle accuse di molestie sessuali che in ottobre hanno investito Harvey Weinstein
NEW YORK - Finita in bancarotta dopo che la vendita degli asset a una cordata di investitori guidata da una donna era finita su un binario morto, la Weinstein Co. è improvvisamente al centro di un serrato corteggiamento da parte di una sessantina di potenziali acquirenti.
Un avvocato che rappresenta lo studio lo ha annunciato alla corte che presiede il processo fallimentare. Dei 60 potenziali compratori interessati agli asset televisivi e cinematografici della società, 48 hanno esaminato i libri contabili in vista della scadenza del 30 aprile, fissata dal tribunale.
La Weinstein risponde alle richieste di informazioni, ha detto il legale, pur continuando le trattative con un'altra società, la Lantern Capital di Dallas, per assicurare una transizione morbida nel caso che vada in porto il passaggio a quest'ultima degli asset societari.
Lo studio di Harvey e Bob Weinstein, per anni uno dei più potenti di Hollywood, è stato travolto dalle accuse di molestie sessuali che in ottobre hanno investito il primo dei due fratelli.
