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CITTÀ DEL VATICANOPapa Francesco ordina 16 nuovi sacerdoti

22.04.18 - 15:49
Vengono da Italia, Croazia, Vietanam, Birmania, Colombia, El Salvador, Madagascar, India, Perù e Romania
Keystone
Papa Francesco ordina 16 nuovi sacerdoti
Vengono da Italia, Croazia, Vietanam, Birmania, Colombia, El Salvador, Madagascar, India, Perù e Romania

CITTÀ DEL VATICANO -  "Eccomi!". Convocati per nome uno per uno, rispondono così alla chiamata che, di lì a poco, li porterà a indossare l'abito talare. Sono i 16 diaconi - cinque italiani e 11 provenienti da altri Paesi - che papa Francesco ha ordinato oggi sacerdoti, nella solenne messa in San Pietro in occasione della 55/ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.

L'austero rito - colpisce l'immagine dei 16 proni a terra alle litanie dei santi - si snoda nella presentazione da parte del vicario Angelo De Donatis e nell'elezione da parte del Papa ("Sei certo che ne siano degni?", e al sì, "Noi scegliamo questi nostri fratelli per l'ordine del presbiterato"), nell'impegno degli eletti ("Prometti a me e ai miei successori filiale rispetto e obbedienza?", "Sì, lo prometto"), nell'imposizione delle mani e nella preghiera di ordinazione ("Dona, Padre onnipotente, a questi tuoi figli, la dignità del presbiterato").

Come da rituale, Francesco legge l'omelia del Pontificale romano, ma vi aggiunge 'a braccio' due concetti importanti. "E qui mi fermo per chiedervi - dice parlando del sacramento della Penitenza -: per favore non stancatevi di essere misericordiosi. Pensate ai vostri peccati, alle vostre miserie che Gesù perdona. Siate misericordiosi". E ancora: "Soltanto il servizio a Dio, per il bene del santo popolo fedele di Dio", spiega invitando a essere "unicamente intenti a piacere Dio e non a voi stessi o agli uomini, per altri interessi".

Dei nuovi sacerdoti, 11 sono per la diocesi di Roma. I 16 sono gli italiani Emilio Cenani, Massimo Cunsolo, Michele Ferrari, Gabriele Nasca, Renato Tarantelli Baccari (tutti provenienti dal Seminario romano maggiore); il croato Juraj Baskovic, il vietnamita Phaolo Van Tan Do, Peter Dass Thein Lwin del Myanmar, il colombiano Fabio Alejandro Perdomo Lizcano, il salvadoregno Moises Pineda Zacarias, Thierry Randranantenaina del Madagascar (tutti dal Collegio diocesano missionario di Roma Redemptoris Mater); gli indiani Sathiyaraj Amalraj, Pradeep Antony Babu Edwin Amalraj, Joseph Mariaraj e il peruviano William Humberto Mezones Shelton (tutti della Famiglia dei Discepoli); il romeno Francisc Lacatus (Opera Don Orione).

Il più anziano, Renato Tarantelli Baccari, ha 41 anni: "La mia vocazione tardiva - racconta - è giunta dopo che già avevo improntato la mia vita affettiva e professionale come docente di Diritto tributario"; 9 anni fa "un'esperienza dirompente", il cammino da Lourdes a Santiago, "mi fece capire che volevo, ed ero, qualcosa di diverso. Mi sono sentito amato di una dolcezza e una tenerezza mai sperimentate: il Signore mi ha sorpreso e io ho sorpreso me stesso trovando il coraggio, senza riserve, di dire 'sì' alla Sua chiamata".

Al Regina Coeli dopo la messa, in cui quattro dei nuovi preti si sono affacciati con lui alla finestra, il Papa ha chiesto "al Signore che mandi tanti buoni operai a lavorare nel suo campo, come pure moltiplichi le vocazioni alla vita consacrata e al matrimonio cristiano". Poi, in un tweet, ha suggellato: "La chiamata che Dio rivolge a ciascuno è un dono che riempie di gioia".
 
 

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