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L'Algeri e il Niger si sono accordati nel 2014 affinché Algeri organizzi l'arresto e l'espulsione di migranti nigerini
ALGERI - Segno di inasprimento della propria politica migratoria, l'Algeria dall'inizio dell'anno ha espulso «diverse centinaia» di migranti sub-sahariani accompagnandoli alle proprie frontiere meridionali. Lo riferisce il sito del quotidiano Le Monde.
In particolare fra il 3 e il 13 febbraio più di 500 persone sono state espulse alla frontiera col Niger: arrestati in diverse città algerine, i migranti sono stati portati a Tamanrasset (circa 1'800 km a sud di Algeri) e tenuti per giorni in un campo di prefabbricati. Poi sono stati trasferiti con camion fino alla frontiera nigerina.
L'Algeri e il Niger si sono accordati nel 2014 affinché Algeri organizzi l'arresto e l'espulsione di migranti nigerini che mendicano nelle città del paese magrebino, ricorda il quotidiano francese. Dal dicembre 2016 gli arresti stanno riguardando però anche migranti di paesi dell'Africa occidentale e centrale con procedure di rimpatrio inaccurate: il 21 febbraio, in visita ad Agadez, il ministro dell'Interno nigeriano, Mohamed Bazoum, ha denunciato che vengono espulsi in Nigeria anche cittadini di altri paesi come Mali e Guinea, ricorda ancora Le Monde.
