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STATI UNITIParkland: il fratello del killer avvistato nel campus della strage. Arrestato

20.03.18 - 13:10
Era lì per «riflettere sulla sparatoria». Il direttore dell’istituto: «Capisco che dia i brividi»
Keystone
Parkland: il fratello del killer avvistato nel campus della strage. Arrestato
Era lì per «riflettere sulla sparatoria». Il direttore dell’istituto: «Capisco che dia i brividi»

PARKLAND - Il fratello di Nikolas Cruz, l’assalitore di Parkland, è stato arrestato dopo essersi introdotto nel liceo che, poco più di un mese fa, è stato teatro della strage.

Come riporta il Sun Sentinel, Zachary Cruz, 18 anni, è stato fermato lunedì pomeriggio mentre attraversava in skateboard il campus della Marjory Stoneman Douglas High School dopo l’orario di fine delle lezioni. Agli agenti ha detto di essersi recato lì per «riflettere sulla sparatoria e metabolizzare quanto accaduto». I responsabili della scuola gli avevano intimato di stare alla larga dall’istituto.

Per la polizia, il 18enne «ha oltrepassato tutte le porte e i cancelli chiusi a chiave». Secondo il direttore dell’istituto Robert Runcie, invece, Zachary sarebbe entrato da un cancello aperto, come se ne trovano dopo la fine delle lezioni per permettere agli allievi di andare e venire dai doposcuola.

Qualcuno ha notato il giovane e chiamato la sicurezza. La situazione risultava infatti «un po’ strana»: «Capisco che possa dare i brividi», ha ammesso Runcie.

Due giorni dopo la sparatoria, Zachary aveva confessato agli inquirenti di sentirsi «in qualche modo responsabile e colpevole per quanto accaduto» e di credere che avesse potuto fare qualcosa per «impedire» la strage.

«Non voglio vivere, non voglio confrontarmi con questo», aveva detto il 18enne a un’amica di famiglia la notte dell’assalto. Zachary viveva da lei dopo la morte della madre adottiva sua e di Nikolas, avvenuta in novembre.

Il 14 febbraio scorso Nikolas Cruz ha aperto il fuoco con un fucile AR-15 sugli allievi e il personale del liceo di Parkland, in Florida. Nella sparatoria sono rimaste uccise 17 persone. Il giovane rischia la pena di morte. L’episodio ha riacceso il dibattito sulle armi negli Stati Uniti.

    

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