Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando ad Ankara al gruppo parlamentare del suo Akp
ANKARA - L'operazione militare turca ad Afrin, in Siria, proseguirà «ancora per un po'», fino alla messa in sicurezza dell'enclave curdo-siriana, con la rimozione di mine e trappole esplosive, in modo da permettere il ritorno degli sfollati. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando ad Ankara al gruppo parlamentare del suo partito, l'Akp.
A 48 ore dall'ingresso nella città di Afrin, Erdogan ha anche aggiornato il bilancio dell'offensiva. In due mesi, ha detto, sono rimasti uccisi 46 soldati turchi e 269 ribelli siriani filo-Ankara, mentre risultano "neutralizzati" (cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri) 3647 combattenti curdi dell'Ypg e dell'Isis.