«Quando la mattina apriamo la porta c'è spinta e calca, senza riguardo per la nonna in fila e noi vogliamo che anche la nonna tedesca continui a venire da noi»
BERLINO - La mensa dei poveri della città di Essen servirà d'ora in avanti solo bisognosi con passaporto tedesco e la notizia sta facendo discutere sulle edizioni online delle principali testate.
«A causa dell'incremento dei rifugiati negli ultimi anni, la cui quota tra i nostri clienti è aumentata del 75%, ci vediamo costretti a garantire un'integrazione ragionevole, quindi al momento solo clienti con documenti tedeschi», così è scritto sulla pagina web della mensa della città del Nord Reno-Vestfalia. Il responsabile dell'associazione, Joerg Sartor, ha spiegato l'iniziativa alla Westdeutsche Allgemeine Zeitung, dicendo che «noi vogliamo che anche la nonna tedesca continui a venire da noi».
«Quando la mattina apriamo la porta - continua Sartor - c'è spinta e calca, senza riguardo per la nonna in fila». Secondo l'associazione delle mense tedesche, in Germania il 60% degli avventori sono di origine straniera. La divisione tra chi ha e chi non ha il passaporto tedesco è molto negativa e contraddice il principio di uguaglianza, dice la dirigente di ProAsyl, Inka Jatta, allo stesso giornale.