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Andrew McCabe - riporta il Washington Post citando fonti presenti all'incontro - rispose di non aver partecipato al voto
NEW YORK - Durante un incontro nello Studio Ovale Donald Trump chiese ad Andrew McCabe - l'attuale numero due dell'FBI inviso al presidente americano - per chi aveva votato alle presidenziali.
McCabe - riporta il Washington Post citando fonti presenti all'incontro - rispose di non aver votato.
Trump - raccontano le stesse fonti - rimproverò quindi McCabe per i fondi che ambienti vicini a Hillary Clinton donarono alla moglie, che nel 2015 corse per il Senato della Virginia nelle fila del partito democratico.
L'incontro nello Studio Ovale raccontato dal WP avvenne pochi giorni dopo che Trump licenziò il direttore dell'FBI James Comey e McCabe era diventato direttore pro tempore. Per questo il presidente americano voleva conoscerlo di persona
McCabe infatti era stato il braccio destro di Comey e ora è da tempo nel mirino del presidente che - stando ad altre indiscrezioni - vorrebbe silurarlo, facendo pressioni in questo senso sul nuovo capo dell'FBI Christopher Wray.
A pesare sulla posizione di McCabe la vicenda della moglie, Jill McCabe, che nel 2015 ha corso come democratica per il posto in Senato della Virginia accettando 500'000 dollari in donazioni per la sua campagna dall'organizzazione politica di Terry McAuliffe, amico di vecchia data di Bill e Hillary Clinton. Un episodio che Trump avrebbe rinfacciato con forza a McCabe durante il meeting alla Casa Bianca.
Secondo alcuni tweet del passato del presidente, McCabe sarebbe l'esempio di come le indagini sul Russiagate siano motivate politicamente e abbiano origine negli ambienti del partito democratico.
Ora la ricostruzione del colloquio con Trump nello Studio Ovale sarebbe uno degli elementi di interesse che gli investigatori stanno tentando di approfondire.
