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RUSSIA“Morto Stalin, se ne fa un altro” bandito dai cinema russi

24.01.18 - 06:00
L’acclamata black comedy “Morto Stalin, se ne fa un altro” diretta da Armando Iannucci con Steve Buscemi nei panni di Nikita Khrushchev è stata bandita dalle sale cinematografiche russe
“Morto Stalin, se ne fa un altro” bandito dai cinema russi
L’acclamata black comedy “Morto Stalin, se ne fa un altro” diretta da Armando Iannucci con Steve Buscemi nei panni di Nikita Khrushchev è stata bandita dalle sale cinematografiche russe

MOSCA - Nonostante la pellicola abbia riscosso successo praticamente ovunque (nelle sale italiane è approdata il 4 gennaio, ndr), i funzionari del Ministero della cultura russo l’hanno definita «noiosa, ripugnante, offensiva ed estremista». Perciò, nei cinema russi, malgrado Iannucci si dica ancora «fiducioso», non sbarcherà.

«Il certificato di distrubuzione di “The Death Of Stalin” (questo il titolo originale, ndr) è stato ritirato», ha spiegato una portavoce del Ministero della cultura ai media. Il film era già stato distribuito per la proiezione nei cinema a partire da giovedì, dopo che gli addetti ai lavori avevano ottenuto un certificato per la visione ai maggiori di diciotto anni. Ma ora le cose sono cambiate. E al regista, in Russia, continuano a piovergli addosso pesantissime critiche.

Yelena Drapeko, vicepresidente della commissione per la cultura del Parlamento, ha riferito ai media di non avere mai visto nulla di così «disgustoso». Pavel Pozhigailo, un membro del comitato culturale, ha affermato che il film «insulta i nostri simboli storici: l'inno, gli ordini e le medaglie sovietici», mentre per il Partito comunista russo la pellicola «è una forma di pressione psicologica contro il Paese».

Iannucci, dal canto suo, intanto, sostiene che «tutti i russi a cui abbiamo mostrato il film,  stampa compresa, lo hanno apprezzato molto». «Dicono due cose, in particolare: è divertente e vero. Perciò sono ancora fiducioso di poterlo distribuire nei cinema».

 

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