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PERÙIl Papa ai popoli dell'Amazzonia: «Ho tanto voluto questo incontro»

19.01.18 - 17:32
Il pontefice ha tenuto un discorso dedicato a tutti gli abitanti del "polmone verde" a Puerto Maldonado
Keystone
Il Papa ai popoli dell'Amazzonia: «Ho tanto voluto questo incontro»
Il pontefice ha tenuto un discorso dedicato a tutti gli abitanti del "polmone verde" a Puerto Maldonado

LIMA - Doveva essere una sorta di pre-appuntamento del Sinodo sull'Amazzonia, che si terrà in Vaticano nell'ottobre del prossimo anno. E papa Francesco lo ha subito riempito di contenuti. Il variopinto incontro con i 4 mila rappresentanti dei popoli dell'Amazzonia a Puerto Maldonado, tra canti tradizionali, piume colorate e nativi dai tatuaggi rituali, ha offerto al Pontefice l'occasione per denunciare i pericoli che corrono le comunità native - «non sono mai stato tanto minacciate nei loro territori come lo sono ora» - e la biodiversità del "polmone" del pianeta.

Ed anche per lanciare un appello, che risuonerà nelle orecchie anche dei governanti di altri Paesi - come gli Stati Uniti -, che in nome di progetti per l'uso di territori sono entrati in conflitto con le rivendicazioni dei popoli originari.

«Considero imprescindibile - ha scandito Francesco - compiere sforzi per dar vita a spazi istituzionali di rispetto, riconoscimento e dialogo con i popoli nativi; assumendo e riscattando cultura, lingua, tradizioni, diritti e spiritualità che sono loro propri». «Un dialogo interculturale - ha aggiunto citando la sua Laudato si' - in cui voi siate 'i principali interlocutori, soprattutto nel momento in cui si procede con grandi progetti che interessano i loro spazi'. Il riconoscimento e il dialogo sarà la via migliore per trasformare le antiche relazioni segnate dall'esclusione e dalla discriminazione».

Proprio la consegna della Laudato si' tradotta nelle lingue locali è stato uno dei momenti centrali dell'incontro, presente anche il presidente del Perù, Pedro Pabro Kuczynski. E all'inizio del suo discorso il Papa ha spiegato che gli sgorgava «dal cuore il canto di San Francesco: 'Laudato si', mi' Signore'». Ma «questo canto di lode si spezza - ha rimarcato - quando ascoltiamo e vediamo le profonde ferite che porta con sé l'Amazzonia e i suoi popoli. E ho voluto venire a visitarvi e ascoltarvi, per stare insieme nel cuore della Chiesa, unirci alle vostre sfide e con voi riaffermare un'opzione convinta per la difesa della vita, per la difesa della terra e per la difesa delle culture».

Francesco ha lamentato che «l'Amazzonia è una terra disputata su diversi fronti». E ha puntato il dito contro «il neo-estrattivismo e la forte pressione da parte di grandi interessi economici che dirigono la loro avidità sul petrolio, il gas, l'oro, le monocolture agro-industriali». Ma anche contro «la perversione di certe politiche che promuovono la "conservazione" della natura senza tenere conto dell'essere umano e, in concreto, di voi fratelli amazzonici che la abitate». Un problema, questo, che «soffoca i vostri popoli e causa migrazioni delle nuove generazioni di fronte alla mancanza di alternative locali». Insomma, Per il Papa occorre «rompere il paradigma storico che considera l'Amazzonia come una dispensa inesauribile degli Stati senza tener conto dei suoi abitanti».

Bergoglio, oltre che l'inquinamento dei territori, le estrazioni illegali, le fuoriuscite di idrocarburi che causano disagi e sofferenze, non ha mancato di denunciare anche «un'altra devastazione della vita», come la piaga della tratta di persone, «la mano d'opera schiavizzata e l'abuso sessuale». E ha richiamato alla difesa dei popoli indigeni più isolati, nascosti nella foresta amazzonica, «i più vulnerabili».

Sempre a Puerto Maldonado il Papa ha visitato la casa "Piccolo Principe", con minori senza famiglia, invitando i giovani nativi a non rassegnarsi alla distruzione, dei loro territori e delle tradizioni. E nell'incontro con gli abitanti, ha subito toccato il problema più grave della politica peruviana, la corruzione. «I falsi dei, gli idoli dell'avarizia, del denaro, del potere, corrompono tutto. Corrompono la persona e le istituzioni, e distruggono anche la foresta», ha proclamato. «Gesù - ha aggiunto - diceva che ci sono demoni che, per essere scacciati, richiedono molta preghiera. Questo è uno di quelli».

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