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ITALIATrentamila firme per la contraccezione gratuita

29.12.17 - 20:02
L'iniziativa di un comitato di ginecologi punta ad arrivate a breve a quota 50 mila, per poi essere consegnata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Keystone
Trentamila firme per la contraccezione gratuita
L'iniziativa di un comitato di ginecologi punta ad arrivate a breve a quota 50 mila, per poi essere consegnata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin

ROMA - In Italia, ha superato le 30 mila firme la petizione su Change.org che chiede di rendere gratuiti i dispositivi per la contraccezione. L'iniziativa di un comitato di ginecologi punta ad arrivate a breve a quota 50 mila, per poi essere consegnata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al direttore dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Mario Melazzini.

«Nel nostro, a differenza di altri Paesi europei, come la Francia, il Belgio e la Germania, la contraccezione è interamente a carico delle cittadine e dei cittadini, salvo rare iniziative locali - spiega il Comitato italiano per la contraccezione gratuita e consapevole -. È necessaria un'azione a livello nazionale per rimuovere discriminazioni economiche e territoriali e garantire a tutte le cittadine e i cittadini, anche quelli che appartengono alle fasce socio- economiche più svantaggiate, l'accesso a presidi che rientrano nella lista delle medicine essenziali stilata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità».

Un maggiore accesso ai contraccettivi, sottolinea il Comitato guidato da Marina Toschi, vicepresidente di "Agite", associazione ginecologi territoriali, limiterebbe il problema delle gravidanze indesiderate e aiuterebbe a contrastare la sempre maggiore diffusione delle malattie a trasmissione sessuale.

Secondo i dati della Sigo, la Società italiana di ginecologia e ostetricia, un quarto delle donne in età fertile utilizza metodi poco sicuri e oltre il 17% si affida al coito interrotto.

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