Si conclude domani il processo presso il Tribunale penale internazionale dell'Aja
BELGRADO - Gli avvocati difensori di Ratko Mladic hanno messo di nuovo in guardia oggi i giudici del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) che la lettura prevista per domani della sentenza a carico dell'ex generale comandante delle truppe serbo-bosniache, senza una sua preventiva visita medica, potrebbe avere serie conseguenze per l'imputato, compresa la sua morte.
Per questo ai giudici è stato inoltrato un documento con la richiesta urgente di rivedere tempi e modalità della sentenza. I giudici del Tpi hanno tuttavia respinto tale richiesta.
Ieri uno degli avvocati difensori di Mladic, Dragan Ivetic, aveva detto che, stando ai medici, per le condizioni di Mladic «ogni forma di stress, compresa una udienza processuale, potrebbe accrescere le possibilità di un ictus, di un infarto o anche della morte».
Ratko Mladic - che ha 75 anni e che è stato processato per genocidio e crimini di guerra e contro l''umanità durante il conflitto in Bosnia (1992-1995), in particolare per il massacro di 8 mila musulmani a Srebrenica e l'assedio di Sarajevo - è stato già colpito in passato da due ictus e un infarto, con i medici che hanno inoltre accertato disturbi cerebrali.