Secondo il leader religioso, «quando il presidente dice "America First" sta facendo felici i suoi elettori»
WASHINGTON - Gli slogan che hanno contribuito a portare Donald Trump alla Casa Bianca, 'Make America Great Again' e 'America First' ("Rendiamo di nuovo grande l'America" e "L'America prima di tutto"), sono irrilevanti da un punto di vista globale: ne è convinto il Dalai Lama, che nel suo nuovo libro - 'An Appeal to the World: The Way to Peace in a Time of Division' ("Un appello al mondo: la via della pace in tempi di divisione"), riporta Time - torna a criticare il presidente Usa.
Rispondendo alla domanda del co-autore del libro, Franz Alt, se questi slogan siano al passo con l'era della globalizzazione, la massima autorità del buddhismo tibetano attualmente in esilio in India ha risposto: «Quando il presidente dice 'America First' sta facendo felici i suoi elettori. Io posso capire questo. Ma dal punto di vista di una prospettiva globale questa affermazione non è rilevante. Nel mondo globale odierno, tutto è interconnesso. Il futuro dell'America dipende dall'Europa e il futuro dell'Europa dipende dai Paesi asiatici». Quindi, secondo il Dalai Lama, l'America dovrebbe avere un rapporto più stretto con l'Europa. "Io sono un ammiratore dell'Unione europea. È un esempio grande e d'avanguardia di un progetto di pace", ha detto.