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TEL AVIV - Hamas si è impegnata a non attaccare negli insediamenti ebraici in Cisgiordania. Questa, secondo Maariv, una delle clausole, segreta, dell'intesa di riconciliazione firmata la settimana scorsa al Cairo con Fatah.
In cambio, Fatah non arresterà dirigenti di Hamas in Cisgiordania. Si sono apprese poi altre specifiche dell'accordo: i valichi di frontiera della Striscia con Israele (Erez e Kerem Shalom) saranno trasferiti da Hamas all'Autorità palestinese (Anp) il 1 novembre, mentre quello con l'Egitto di Rafah avverrà dopo quella data e affidato alla Guardia presidenziale di Abu Mazen.
La questione degli impiegati pubblici della Striscia sarà risolta da una commissione dal febbraio dell'anno prossimo. Nel frattempo l'Anp si è impegnata a pagare i salari. Le fazioni palestinesi si vedranno di nuovo al Cairo il 14 novembre con il tema delle elezioni. A dicembre, ci sarà un summit per verificare l'andamento dell'intesa. Resta al momento in sospeso il tema spinoso delle armi a Gaza e del futuro dei circa 25mila uomini dell'ala militare di Hamas.
