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OLANDAChi incastrò Anna Frank? C'è un team al lavoro per scoprirlo

04.10.17 - 06:01
Ed è guidato da un ex-veterano dell'Fbi in pensione. Per scoprire chi avvertì Gestapo verranno utilizzate tecniche d'indagine avanzatissime
CCD/wikimedia
Chi incastrò Anna Frank? C'è un team al lavoro per scoprirlo
Ed è guidato da un ex-veterano dell'Fbi in pensione. Per scoprire chi avvertì Gestapo verranno utilizzate tecniche d'indagine avanzatissime

AMSTERDAM - Si parla spesso e volentieri (anche in tv) dei "cold case", quei casi che restano irrisolti per anni e anni finché qualcuno decide di ritirarli fuori e trovare il colpevole. 

Stando a quanto riportato dal Guardian un team di 19 investigatori sarebbe al lavoro su uno dei "cold case" più celebri della storia: quello che costò la vita alla famiglia Frank e alla piccola Anna autrice del celebre "Diario".

«Chi tradì la famiglia Frank e portò al loro arresto il 4 agosto 1944?», questa la domanda portante. A dirigere il team di esperti - che comprende informatici, storici, psicologi - c'è un ex-veterano dell'Fbi in pensione Vince Pankoke. Il tutto è stato reso possibile da un crowdfunding lanciato da un giornalista e un regista olandesi.

Verranno utilizzate le più innovative tecniche di indagine dai big-data alla ricostruzione comportamentale (con tanto di ricostruzioni per mezzo di attori) e alle testimonianze, dirette e in dirette di persone coinvolte. La Casa di Anna Frank ha felicemente aperto i suoi archivi agli inquirenti il cui lavoro verrà documentato, passo dopo passo, sul web.

Stando a Pankoke durante il processo di preparazione delle indagini sarebbero emessi «nuovi fatti» contenuti in una serie di documenti riservati, rinvenuti negli archivi americani. «Ho passato un sacco di tempo negli archivi militari, mi avevano detto che quei documenti non esistevano ma li ho trovati. Alcuni sono danneggiati, altri bruciacchiati e sono tutti in gergo militare tedesco, ma li stiamo traducendo».

La lista degli ebrei olandesi arrestati redatta dai servizi di sicurezza nazisti, e i nomi di chi li avevano denunciati, era creduta persa in seguito ai bombardamenti britannici del 1944.

«Non vogliamo additare qualcuno o arrivare a un processo. Voglio solo concludere l'ultimo caso della mia carriera, nel nome della verità», conclude l'investigatore.

 

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