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ITALIAAria sporca, all'Italia il triste primato europeo

29.09.17 - 16:56
Sono circa 91mila le morti premature registrate ogni anno a causa dell'inquinamento
archivio tipress
Aria sporca, all'Italia il triste primato europeo
Sono circa 91mila le morti premature registrate ogni anno a causa dell'inquinamento

ROMA - Fra i grandi paesi europei l'Italia è quello con l'aria più inquinata, quello che vanta il record delle morti per inquinamento atmosferico. È il quadro sconfortante tracciato dal rapporto "La sfida della qualità dell'aria nelle città italiane", presentato oggi a Roma al Senato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, think tank presieduto dall'ex ministro dell'Ambiente Edo Ronchi.

L'Italia, si legge nel rapporto, ha circa 91.000 morti premature all'anno per inquinamento atmosferico (dati 2013), contro 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna. La Penisola ha una media di 1.500 morti premature all'anno per inquinamento per milione di abitanti, contro una media europea di 1.000. La Germania è a 1.100, Francia e Regno Unito a circa 800, la Spagna a 600.

Dei 91.000 morti in Italia, 66.630 sono per le polveri sottili PM2,5, 21.040 per il disossido di azoto (NO2), 3.380 per l'ozono (O3), le tre sostanze più pericolose. Per le PM2,5 si contano nella Penisola 1.116 morti all'anno per milione di abitanti, contro una media europea di 860. Le zone più inquinate sono la Pianura Padana (in particolare intorno a Milano e fra Venezia e Padova), poi Napoli, Taranto, l'area industriale di Priolo in Sicilia, il Frusinate, Roma.

Il rapporto elenca le cause di questo record poco lusinghiero: troppe auto private in circolazione e troppo vecchie, trasporti pubblici insufficienti, scarsa diffusione di veicoli elettrici e ibridi, caldaie condominiali obsolete e inquinanti, uso eccessivo di legna e pellet (che producono polveri sottili e benzopirene). Il rapporto punta il dito anche contro un'agricoltura che produce troppa ammoniaca da concime e deiezioni animali (ammoniaca che reagendo con gli scarichi delle auto diventa particolato), e contro un'industria che ha ancora limiti di emissioni troppo bassi. In particolare, rileva il rapporto, il 35% delle PM10 di Milano viene proprio dalle coltivazioni.

La ricerca della Fondazione offre un decalogo di cose da fare. In primo luogo una strategia nazionale che sostenga i Comuni, che devono farsi carico della qualità dell'aria, ma possono intervenire solo sul 40% delle fonti di inquinamento. Puntare sulla prevenzione e non sull'emergenza e considerare tutti gli inquinanti, non solo la CO2. Poi riduzione delle auto private, investimenti sul trasporto pubblico urbano, incentivi ai mezzi elettrici e ibridi, una vasta campagna di rinnovo degli impianti di riscaldamento, una riduzione dell'uso delle biomasse. Infine, introduzione in agricoltura delle tecniche già esistenti per ridurre le emissioni di ammoniaca e limiti più stringenti alle industrie.

«L'Italia, se non cambierà rotta, non centrerà i nuovi target europei di riduzione dell'inquinamento atmosferico al 2030 - ha commentato stamani Edo Ronchi -. E lo sviluppo della green economy in ambito urbano, ma non solo, è la soluzione più efficace per risolvere questa situazione».
 

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COMMENTI
 

Danny50 6 anni fa su tio
Sono veramente primi in tutto !

tormar68 6 anni fa su tio
Povera Italia, ma c'è qualcosa che funziona in questa nazione??

leopoldo 6 anni fa su tio
e il nostro politico leghista voleva le domeniche senza automobili barzelletta del secolo.pori num

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
certo, giusto non fare nulla fino a che diventeremo anche noi come l'Italia. hai avuto un'idea a dir poco geniale! complimenti per l'autolesionismo pur di dar contro ai leghisti

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Misura efficace come prendere un secchiello per buttare fuori l'acqua mentre il Titanic sta affondando.

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
sarà minima. ma forse preferisci il nulla? quando non ci sono scuole e l'edilizia è in vacanza c'è molto meno traffico. e non mi sembra che sia male; anzi

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Di domenica le scuole sono chiuse. E l'edilizia pure.

Equalizer 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Mi piace guidare e faccio anche molti km, ma onestamente non mi dispiacerebbero un paio di domeniche senz'auto all'anno.
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