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STATI UNITITrump ora vuole eliminare i "Dreamer"

04.09.17 - 07:11
Il Presidente intende smantellare il programma di Barack Obama. Tra gli oppositori Mark Zuckerberg e Tim Cook
Keystone
Trump ora vuole eliminare i "Dreamer"
Il Presidente intende smantellare il programma di Barack Obama. Tra gli oppositori Mark Zuckerberg e Tim Cook

NEW YORK - Donald Trump si prepara a cancellare il programma di Barack Obama per i Dreamer, i giovani arrivati negli Stati Uniti da bambini con genitori illegali. Mantenendo una delle sue promesse elettorali, il presidente americano si prepara a smantellare il Daca, Deferred Action for Childhood Arrivals, concedendo però sei mesi di tempo per adeguarsi.

Un annuncio ufficiale è atteso domani, ma Trump ha già informato lo Speaker della Camera Paul Ryan di come intende procedere. Per il presidente si tratta di una decisione difficile, che gli attirerà le critiche anche del suo stesso partito, parte contrario all'abolizione del piano-Obama perché a decidere dovrebbe essere il Congresso e non il presidente. «Se Trump abolisce il programma, il Congresso deve agire immediatamente e ripristinarlo», afferma l'ex candidato alla Casa Bianca, bernie Sanders.

A opporsi seccamente alla cancellazione del piano e all'espulsione probabile di 800'000 ragazzi la Silicon Valley al gran completo, che ha già rivolto una lettera aperta a Trump chiedendogli di mantenere il programma. A firmare la missiva 350 amministratori delegati, da Mark Zuckerberg a Jeff Bezos, passando anche per Warren Buffet e Mary Barra. Oltre ad aver firmato la lettera, l'amministratore delegato di Apple Tim Cook è tornato a esprimere il proprio appoggio ai Dreamer. «Con me ne lavorano 250. Io sto con loro, meritano rispetto e una soluzione che affondi le radici nei valori americani», ha twittato.

Trump sembra però intenzionato ad andare avanti per la sua strada, rispettando le promesse fatte al suo popolo di sostenitori anche a costo di alienarsi il suo partito e le grandi aziende americane. La decisione è destinata a inasprire lo scontro con il Congresso all'apertura della calda stagione autunnale, che vede fra le prime decisioni da prendere l'approvazione del budget per evitare uno shutwdown e l'aumento del tetto del debito, legato probabilmente agli aiuti per far fronte alla emergenza di Harvey.

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