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INDIALa Corte Suprema bandisce il divorzio musulmano

22.08.17 - 09:05
La pratica è stata ritenuta illegale e contraria ai principi dell'Islam
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La Corte Suprema bandisce il divorzio musulmano
La pratica è stata ritenuta illegale e contraria ai principi dell'Islam

NUOVA DELHI - La Corte Suprema indiana ha bandito oggi la pratica di divorzio musulmano conosciuta come 'Triplo Talaq' (Io ti ripudio) sostenendo che essa è illegale e contraria ai principi dell'Islam. Lo riferisce la tv Inda Today.

In un verdetto raggiunto a maggioranza (tre giudici contro due) ha messo fine ad una discussione che si protraeva in India da molti mesi.

Il 'Triplo Talaq', sistema di divorzio utilizzato in molti Paesi islamici, è fra l'altro una prerogativa degli uomini, ma non delle donne.

La sentenza del massimo tribunale indiano è stata emessa in risposta ai ricorsi di sette donne musulmane 'divorziate' da mariti, a voce o con messaggi.

I tre giudici di maggioranza firmatari del verdetto hanno sottolineato che "la pratica di divorzio attraverso il 'Triplo Talaq' è palesemente arbitraria e in contrasto con la Costituzione, per cui deve essere cancellata".

Da parte loro i due giudici di minoranza, fra cui lo stesso presidente della Corte, C.J.I. Khehar, avevano proposto di mantenere in vigore la pratica per altri sei mesi rivolgendo un appello ai partiti politici affinché collaborassero con il governo per approvare una legislazione che risolvesse la spinosa questione.

Quasi tutte positive le prime reazioni alla decisione della Corte Suprema. Amit Shah, presidente del partito di governo Bjp, ha parlato di «verdetto storico» che «assegna uguaglianza di diritti alle donne musulmane». Da parte sua il leader del partito del Congresso all'opposizione, Kapil Sibal, ha sostenuto che «il verdetto protegge le leggi personali (delle differenti religioni) mentre biasima la pratica del 'Triplo Talaq'».

D'accordo con il verdetto anche Shaista Amber, presidentessa del Board indiano per la legge personale delle donne musulmane (Aimwplb).

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