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VENEZUELAArrestati i militari ribelli

12.08.17 - 11:02
Tra di loro ci sarebbe anche Juan Caguaripano Scott, che aveva chiamato su internet alla rivolta contro Maduro
Keystone
Arrestati i militari ribelli
Tra di loro ci sarebbe anche Juan Caguaripano Scott, che aveva chiamato su internet alla rivolta contro Maduro

CARACAS - Il ministro venezuelano della Difesa, generale Vladimir Padrino Lopez, ha annunciato la cattura degli «autori materiali ed intellettuali» dell'attacco sferrato domenica scorsa contro la caserma militare di Forte Paramaracay, nello stato di Carabobo (centro nord del paese).

In una serie di messaggi su Twitter, Padrino Lopez ha detto che fra gli arrestati si trova anche Juan Caguaripano Scott, l'ex capitano che aveva diffuso su Internet un video chiamando alla rivolta militare contro il governo di Nicolas Maduro.

La cattura di Caguaripano, avvenuta a Caracas, costituisce «un duro colpo per il terrorismo fascista che ha messo in opera la destra venezuelana negli ultimi mesi», ha concluso il ministro.

L'appello dei vescovi - «Si fermi la caccia alle streghe contro i cittadini che la pensano diversamente dal regime»: lo chiede con forza la Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana in un comunicato firmato dal presidente mons.

Roberto Luckert Leon e da padre Saul Ron Braasch, vicario generale della stessa Commissione, di cui riferisce la Radio Vaticana.

I vescovi del Venezuela denunciano «i tanti oltraggi» soprattutto in merito alla situazione dei prigionieri politici e dei criminali comuni. Ascoltando le denunce delle famiglie e dell'Osservatorio sulle carceri venezuelane, i vescovi - riporta l'agenzia Sir - puntano il dito contro il «trattamento crudele e disumano durante le detenzioni», la «mancanza di igiene», «di medicinali e cure mediche», «di assistenza legale» e «l'alimentazione precaria».

I vescovi denunciano «il mancato rispetto del giusto processo», «il divieto di visita ai familiari», tutti «diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela in vigore». Chiedono perciò al governo e al potere legislativo di «rispettare questi diritti».

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