Per Angela Merkel scegliere Amburgo non è stato un errore e condivide la responsabilità con il sindaco
BERLINO - I danni degli scontri e degli atti di teppismo che hanno investito Amburgo, in occasione del G20, ammontano a circa 12 milioni di euro. Le stime arrivano dall'associazione tedesca delle assicurazioni, che ha presentato il suo rapporto oggi a Berlino.
Il dato era stato però anticipato dalla Bild. Un terzo della somma servirà soltanto a risarcire i danni alle auto incendiate e danneggiate. Per tre notti e tre giorni, i no global hanno distrutto auto, vetrine, facciate di edifici, cassonetti, e attaccato supermercati e negozi per manifestare contro il summit, che si è tenuto fra il 7 e l'8 luglio.
A dieci giorni dal vertice internazionale non si sono ancora esaurite le polemiche sulle responsabilità: alcuni chiedono le dimissioni del sindaco Olaf Scholz.
Ma Angela Merkel lo ha difeso, sostenendo di condividere con lui la responsabilità e ribadendo che il luogo in cui si tiene un vertice viene deciso insieme alle autorità per la sicurezza di un Paese. Scegliere la città anseatica, per la cancelliera, non è stato un errore.