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MONDOUsa fuori dall'accordo sul clima? «Non è la fine del mondo»

31.05.17 - 17:08
Nel vertice di venerdì Ue e Cina annunceranno che continueranno a rispettare le clausole
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Usa fuori dall'accordo sul clima? «Non è la fine del mondo»
Nel vertice di venerdì Ue e Cina annunceranno che continueranno a rispettare le clausole

BRUXELLES - Nel vertice di venerdì Ue e Cina annunceranno che continueranno a rispettare l'accordo di Parigi sul clima e nelle conclusioni, già «stabilizzate» sul tema, saranno annunciati «dettagli sulle misure concrete di attuazione» dell'accordo. Lo indicano fonti europee a due giorni dal vertice che formalmente comincerà domani sera con la cena del premier Li Keqiang con i presidenti Donald Tusk e Jean- Claude Juncker all'Europa Building di Bruxelles.

L'eventuale ritiro degli Usa «non è la fine del mondo», aggiungono le fonti.

L'accordo - Ratificato da un presidente, Barack Obama, l'accordo Cop 21 di Parigi sul clima può essere denunciato allo stesso modo dall'attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, senza passare per il Congresso. Gli Usa avevano annunciato la ratifica dell'accordo sulla riduzione delle emissioni di gas responsabili dell'effetto serra il 3 settembre 2016, insieme alla Cina, alla vigilia del G20 ad Hangzhou.

La ratifica Usa porta la firma di Obama, uno dei principali artefici dell'intesa, senza l'approvazione del Senato (richiesta in genere per i Trattati) perché la sua amministrazione lo ha ritenuto un «accordo esecutivo» per il quale basta l'autorità del presidente. Che ora, sfruttando un meccanismo analogo, può anche decidere di ritirare gli Usa dall'accordo.

Pelosi contro Trump - «Una sbalorditiva abdicazione della leadership americana e una grave minaccia al futuro del nostro pianeta»: così la leader dei Democratici alla Camera Nancy Pelosi ha commentato le indiscrezioni sull'imminente decisione del presidente Donald Trump di uscire dall'accordo di Parigi sul clima.

Trump, ha aggiunto, «sta negando le verità scientifiche, rimuovendo le tutele che proteggono la nostra salute e il nostro ambiente, protegge gli inquinatori e minaccia la nostra sicurezza nazionale e quella globale».

L'accordo sul clima «onora la nostra responsabilità collettiva di lasciare alle future generazioni un pianeta che sia pulito, in salute e sostenibile», sottolinea Pelosi, criticando quella che a suo avviso sarebbe una decisione «distruttiva e miope».

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COMMENTI
 

Equalizer 6 anni fa su tio
Il fatto che gli USA si ritirino dal trattato non vuol dire che da domani ci saranno solo auto a 20l al cento lui ha detto chiaramente che che il trattato è utopico e svantaggioso per gli USA, e se da questo lato dell'oceano fossimo un po' più sinceri sapremmo che di fallimenti per non aver raggiunto determinati obbiettivi ecologici ce ne sono un sacco. Penso quindi che il fatto che vadano per la loro via non sia sbagliato, semplicemente andranno con un ritmo diverso. La votazione degli azionisti di Exxon Mobile dell'altro ieri ne è un chiaro segno.

Bluechips 6 anni fa su tio
Clima e inquinamento non sono equivalenti. Circola un ottimo articolo di Antonino Zichichi in merito in cui egli afferma: " ...la scienza non ha l'equazione del clima ma la certezza che bisogna combattere l'inquinamento planetario...quella cosa cui si dà il nome di clima è di estrema complessità. E' necessario sapere matematicamente descrivere cosa succede nello strato d'aria (spessore circa 10Km) che circonda la sfera terrestre". L'accordo di Parigi è imperniato sul "clima" ed è a sfondo fortemente politicizzato. L'aspetto antropico ha un'influenza parziale, sicuramente inferiore all'impatto degli oceani delle piante e del suolo. Io penso che l'attuale amministrazione americana voglia portare il discorso sulla scienza e non sulla politica. E' composta da scienziati di fama e Trump ne è il portavoce.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Mi auguro che sia come affermi, perchè già il fatto di far politica con l'ambiente è una stupidaggine, l'ambiente va preservato e basta! Purtroppo per i governi l'ambiente è un altro e non indifferente metodo per far cassa, tant'è che della distruzione di foreste e oceani a queste grandi menti che governano non gli interessa proprio nulla, poi il popolo passa anche per l'insensibile inquinatore, mentre alle multinazionali che fanno danni pazzeschi in alcune parti (Che non ci fanno vedere naturalmente) del mondo nessuno chiede mai nulla. Saluti ;o))

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Io non so se è come dite... politica, scienza, matematica, Trump si, Trump no, Cina, Giappone, Burundi, Lugano, chi inquina di più, chi inquina di meno... nn so niente di tutto cio... so che nel mio piccolo faccio qualcosina per salvare questo Mondo puzzolente... Questo piccolo sforzo che faccio, potrebbero farlo tutti, a loro modo, ogni giorno qualcosina... un mozzicone buttato nella spazzatura è sempre un mozzicone di pochi grammi non buttato per terra... pochi grammi in meno che questo povero Mondo non dovrà "digerire"!!!

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
Noi paghiamo per non inquinare e questi dicono che un paesino come gli USA fa niente se inquinano?? C'è qualcosa che nn torna... se fosse un paese con Andorra che rinuncia o nn ce la fa a ridurre il proprio inquinamento perché costa troppo o perché deve rilanciare il proprio paese e restrizioni possono far fallire i propri intenti, al limite lo posso capire, ma gli USA sono grossi inquinatori e pertanto devono essere costretti dal resto del Mondo a rimanere nel patto... la loro schifezza un giorno o l'altro arriverà qui e annullerà i ns sforzi... PUNIRE GLI INQUINATORI!!!

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Sono i PRIMI ad inquinare, seguono Cina e India. Solo questi tre fanno praticamente quasi tutto l'inquinamento ambientale del mondo, e non mi riferisco alle sole emissioni, ma anche a tutte quelle attività che portano a DISBOSCARE milioni di ettari di foreste e ad inquinare gli oceani, foreste e oceani, che per le mie scarse conoscenze sarebbero i filtri naturali del CO2. Ma a pagarne il prezzo saranno solo gli europei con un mare di TASSE e RESTRIZIONI, che non serviranno a quasi nulla, ma per farlo di contro rischiamo di tornare all'era della pietra. Saluti ;o))

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Mi permetto di fare delle puntualizzazioni. Nel 2012 il paese che più inquinava in termini assoluti era la Cina (quasi il doppio rispetto gli USA) seguita dagli USA, e dopo c'è l'Unione Europea, l'India è dopo l'UE. Parlare però di inquinamento in termini assoluti è un po fuorviante, perché allora a San Marino possono inquinare quanto vogliono e saranno sempre in fondo alla classifica. È interessante quindi vedere anche l'inquinamento pro capite: 1. Emirati Arabi (sono quelli che inquinano di più, hanno il petrolio, ma una popolazione ridotta e quindi non così grave). 2. Australia 3. Arabia Saudita 4. USA 5. Canada ecc. Bisogna poi notare che l'inquinamento pro capite UE era la metà degli USA. L'inquinamento USA pro capite è nettamente diminuito rispetto il 1990. Se volete approfondire trovate molte informazioni googlando: XXI Conferenza delle Parti dell'UNFCCC

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Scusa, ma a me risulta questo datoIl picco, come quasi tutto il resto, va agli Stati Uniti, che contribuiscono per il 34% con 25,9 tonnellate di anidride carbonica rilasciate nell’atmosfera per ogni singolo cittadino in un anno.poi come tutti sappiamo si può dire tutto e il contrario di tutto. P.S. Se la sigla alla fine ha a che fare con le "Nobili" istituzioni tipo ONU o simili la fiducia scende allo zero, in tal caso sarebbe chidere al lupo se mangia carne. ;o))

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Dove hai trovato i dati? Purtroppo la difficoltà è che queste sono stime, non censimenti, e come tali è impossibile averle precise. I dati che ho preso sono proprio quelli della conferenza che ha portato a firmare l'accordo oggetto dell'articolo che Trump vuole disdire. Non posso dirti che coincidono alla realtà, solo l'onnipotente lo sa, ma che comunque l'accordo è stato preso basandosi su queste informazioni.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
In questo sito non si possono mettere link, per cui prendi per buono quanto hanno scritto ALTRI che si occupano di ambiente ed ecologia. Trattasi di DATI, non stime o censimenti, inoltre come pensavo se i dati arrivano da chi ha interesse più al denaro made in USA che al reale problema stiamo messi bene, poi se a te piace farti prendere in giro da quella massa di incapaci libero di farlo. La questione ambientale, sarà sempre e solo una scusa per far cassa, almeno finchè non obbligheranno le multinazionali a cessare certe loro attività, quando questo accadrà allora inizieranno davvero ad occuparsi dell'ambiente, ma se vuoi un consiglio nel frattempo non trattenere il respiro.
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