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TERRITORI PALESTINESI«Gli incontri con Trump sono utili»

23.05.17 - 10:37
Ad affermarlo è il presidente palestinese Abu Mazen, che ha assicurato che intende impegnarsi in quello odierno con il presidente americano
Keystone
«Gli incontri con Trump sono utili»
Ad affermarlo è il presidente palestinese Abu Mazen, che ha assicurato che intende impegnarsi in quello odierno con il presidente americano

BETLEMME - «Mi impegnerò perché l'incontro col presidente Donald Trump sia coronato da successo»: lo ha dichiarato il presidente dell'Anp Abu Mazen alla agenzia di stampa ufficiale Wafa.

«È nostro preciso dovere lavorare per portare avanti la nostra causa», ha aggiunto. Il presidente palestinese ha anche rilevato che «gli incontri con Trump, sia che avvengano a Washington, a Riad o a Betlemme sono tutti utili e necessari. Speriamo che siano fruttuosi e benefici».

Hamas ha invece criticato Trump per essere stato da lui incluso nella lista delle organizzazioni terroristiche «negando così il diritto del popolo palestinese a resistere all'occupazione». «Denunciamo inoltre - ha affermato in un comunicato - le parole insultanti con cui egli ha paragonato il legame fra Gerusalemme e l'ebraismo a quello fra l'Arabia Saudita e l'Islam». Solo i palestinesi e i musulmani - secondo Hamas - hanno diritto sulla Palestina.

A Betlemme è in corso una manifestazione di solidarietà con i detenuti palestinesi impegnati in uno sciopero della fame nelle carceri israeliane.

Trump «impegnato a raggiungere un accordo pace» - «Sono impegnato a cercare e raggiungere un accordo di pace tra israeliani e palestinesi». Lo ha detto il presidente americano Donald Trump nella conferenza stampa a Betlemme con il presidente palestinese Abu Mazen.

Secondo Trump «un accordo tra israeliani e palestinesi porterebbe ad un processo di pace nell'intero Medio Oriente. La pace è una scelta che dobbiamo fare ogni giorno e l'America è qui per rendere questo sogno possibile per i giovani ebrei, musulmani e cristiani». «In questo spirito di speranza siamo venuti a Betlemme - ha aggiunto - chiedendo un mondo più pacifico, più sicuro e più tollerante per tutti noi».

«Ringrazio il presidente Trump che con la sua visita ha dato speranze e ottimismo per raggiungere una pace giusta, affinché i bambini di Palestina e Israele beneficino di un futuro stabile e prospero», ha dal canto suo affermato Abu Mazen secondo cui i palestinesi «si impegnano a lavorare con Trump per elaborare un accordo di pace duraturo con gli israeliani».

Nell'incontro il presidente palestinese ha detto a Trump che quello con Israele non è un conflitto fra religioni. «Come ha avuto modo di vedere ieri nella sua visita nei Luoghi sacri nella Gerusalemme occupata e oggi a Betlemme il conflitto non è fra religioni. Noi siamo aperti al dialogo con i vicini israeliani per una pace genuina. Il nostro problema sono l'occupazione, le colonie, ed il rifiuto di Israele di riconoscere lo Stato di Palestina così come noi abbiamo invece riconosciuto il loro. Il problema non è fra noi e l'ebraismo, è fra noi e l'occupazione», ha detto Abu Mazen.
 
 

 

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