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ARABIA SAUDITAPrincipe saudita: «Le donne devono poter guidare»

30.11.16 - 17:55
«Impedire ad una donna di guidare la macchina oggi è negarle un diritto, come l'istruzione o l'identità», ha scritto Alwaleed bin Talal
Principe saudita: «Le donne devono poter guidare»
«Impedire ad una donna di guidare la macchina oggi è negarle un diritto, come l'istruzione o l'identità», ha scritto Alwaleed bin Talal

RIAD - «Basta con le chiacchiere, le donne saudite devono poter guidare!». L'ultimo appello per mettere fine all'assurdo divieto per le donne di mettersi al volante non arriva da un'organizzazione per i diritti umani ma da un principe della famiglia reale dell'Arabia Saudita.

Alwaleed bin Talal non ha un posizione ufficiale nel governo saudita, ma con un patrimonio attorno ai 20 miliardi di dollari è uno degli uomini piè ricchi e influenti al mondo. «Impedire ad una donna di guidare la macchina oggi è negarle un diritto, come l'istruzione o l'identità», ha scritto il principe su Twitter nel suo lungo appello.

L'Arabia Saudita è l'unico paese al mondo in cui alle donne è proibito guidare, oltre a tante altre restrizioni. Negli ultimi anni, la protesta è sfociata anche sui social. La campagna denominata 'Women2Drive' ha ricevuto quasi 18mila 'mi piace' su Facebook e chiede alle donne di postare foto mentre sono al volante. Nel dicembre del 2014, Loujain al-Hathloul venne arrestata dopo che tentava di guidare in Arabia Saudita dagli Emirati Arabi. Con lei, era finita in manette anche un'amica per il solo fatto di averla apertamente sostenuta. Entrambe sono state scarcerate dopo 70 giorni di reclusione.

Per Alwaleed comunque non si tratta solo di diritti. Con la crisi del petrolio che incombe sull'Arabia Saudita, argomenta il principe, permettere alle donne di guidare consentirebbe alle famiglie un risparmio annuo di circa 1.000 dollari, che è la cifra pagata in media per un autista.

L'appoggio di Alwaleed al diritto alla guida delle donne non è, tuttavia, incondizionato. In base alla proposta del principe infatti le donne potrebbero guidare solo nelle città e non potranno mettersi al volante di camion e pullman. Ma nel paese in cui vige la segregazione dei sessi sul luogo di lavoro, c'è da tenere in considerazione anche un altro dettaglio. In caso di multa o infrazione, Alwaleed suggerisce che nelle pattuglie dei vigili siano inserite delle donne che possano così interagire con le autiste più spericolate.

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