Elisabeth Kopp è stata la prima consigliera federale donna in Svizzera. Il Blick le ha chiesto cosa ne pensi di una possibile prima presidente donna negli Stati Uniti
WASHINGTON/BERNA - Martedì 8 novembre Hillary Clinton potrebbe diventare la prima presidente donna nella storia degli Stati Uniti, 96 anni dopo l’introduzione del suffragio femminile. Un’attesa molto più lunga di quella che hanno dovuto sopportare le donne in Svizzera. Dopo l’ottenimento del diritto di voto, nel 1971, la prima donna a diventare consigliera federale è stata infatti Elisabeth Kopp, nel 1984, tredici anni dopo.
Il Blick l’ha incontrata proprio in occasione delle presidenziali americane. L’ex consigliera federale se ne rende conto: molte donne sperano che Hillary Clinton sia eletta «perché credono che sia un ulteriore passo avanti sulla strada dell’uguaglianza», afferma. L’impegno della candidata democratica per il miglioramento della condizione femminile, del resto, è «incontestabile», aggiunge: «Ciò dà molta speranza alle donne».
Perché secondo lei gli Stati Uniti hanno aspettato così tanto per vedere una donna così vicina alla funzione più alta? «La carica di presidente degli Stati Uniti è senza dubbio la più impegnativa e importante del mondo occidentale ─ risponde Kopp ─. Le donne hanno spesso altre priorità che non ricoprire questa funzione».
La prima consigliera federale relativizza infine la portata della vittoria di Hillary Clinton contro Donald Trump. Si tratterebbe infatti di una «vittoria facile», sostiene: «Vincere le elezioni contro Trump non ha niente di speciale». Solo una questione di «capacità di sopportazione fisica e mentale», aggiunge. Per Kopp, quello che conta davvero è cosa saprà fare le futura presidente nel caso in cui fosse eletta e se riuscirà a «concentrarsi sul suo lavoro e non su sé stessa».