Cerca e trova immobili
L'organizzazione umanitaria gestisce una mensa nella martoriata città siriana. L'Onu invoca una tregua
ALEPPO/LUCERNA - L'Onu ha invocato ieri un cessate il fuoco urgente per Aleppo, dove a circa 2 milioni di persone mancano acqua corrente, elettricità e cibo.
«L'Onu è estremamente preoccupata che le conseguenze possano diventare catastrofiche per milioni di civili se le reti idriche ed elettriche non fossero ripristinate immediatamente», si legge in un comunicato. L'organizzazione internazionale chiede in particolare che si permetta a dei tecnici di riparare le stazioni di pompaggio dell'acqua danneggiate la scorsa settimana nel corso di alcuni attacchi, riporta Reuters.
Nonostante la difficile situazione, Caritas Svizzera continua a occuparsi di una mensa che distribuisce circa 6mila pasti al giorno nella parte occidentale di Aleppo, controllata dalle forze governative. «In questo momento non abbiamo notizia di un aggravamento della situazione, ma tutto può cambiare ogni giorno, in ogni momento», spiega il portavoce dell’organizzazione umanitaria Stefan Gribi. Sul posto sono impegnati collaboratori e volontari locali e, al momento, non ci sono svizzeri, precisa. Caritas si augura di poter portare avanti questo progetto: «Lo speriamo veramente e speriamo che la situazione migliori nei giorni a venire anche se non è possibile fare previsioni», commenta Gribi.
Sabato, i ribelli che controllano la parte orientale di Aleppo hanno rotto l'assedio in cui le forze governative tenevano quella parte della città e che metteva a rischio la vita di circa 250mila residenti. La loro contraoffensiva, tuttavia, potrebbe ora rendere difficili gli approvigionamenti per il resto della città e i suoi 2 milioni di abitanti, mette in guardia l'Onu.
