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UNIONE EUROPEA«L'Europa è forte, anche con paesi più liberi»

04.02.16 - 10:00
Lo ha affermato George Osborne, ministro delle Finanze britannico
«L'Europa è forte, anche con paesi più liberi»
Lo ha affermato George Osborne, ministro delle Finanze britannico

LONDRA - "Penso che la proposta sia una buona base per un accordo che potrebbe essere raggiunto a un Consiglio Europeo. Ci sono ancora dettagli che devono essere risolti, ma presenta un piano per riformare l'Unione europea (Ue), e sulla base di un piano di questo tipo noi potremo essere nella posizione di proporre ai cittadini britannici di restare in un'Unione riformata". Lo afferma a Repubblica, George Osborne, ministro delle Finanze britannico.

Sulla proposta presentata dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, aggiunge: "Questo piano non è positivo soltanto per la Gran Bretagna, ma penso sia positivo anche per l'Italia e per gli altri stati membri, perché impegna l'Ue a diventare più competitiva e a risolvere il problema dei rapporti fra chi è dentro e fuori l'euro".

Alla domanda se non veda dei costi per la Gran Bretagna nell'uscire, per esempio il rischio di una crisi valutaria della sterlina, il ministro britannico replica: "La domanda non è tanto se la Gran Bretagna possa sopravvivere al di fuori dell'Ue ma se, uscendo, saremmo più ricchi e sicuri e se l'Unione tutta starebbe meglio. Penso che se otteniamo queste riforme la risposta è che non lo saremmo. La buona notizia è che stiamo parlando in una settimana in cui il presidente del Consiglio Europeo ha formulato delle buone proposte, con dei dettagli da risolvere".

Sul problema di aprire la strada a una Ue "à la carte", Osborne osserva: "Non tutti i Paesi dell'Ue stanno procedendo verso la stessa destinazione, ed è per questo che penso che questo piano sia così significativo. Possiamo avere un'Ue che prospera, ma in cui gli stati membri non si sentono obbligati a prender parte a ogni progetto europeo. Il piano vuole che la Gran Bretagna non si metta di traverso sulla strada verso una maggiore integrazione dell'eurozona, ma non sia obbligata a far parte di quest'integrazione, oltre ad avere i suoi diritti protetti. È un'intesa buona per l'Italia, per gli altri membri della zona euro, e lo è per la Gran Bretagna".

ats ansa
 

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