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EUROPAQuote e multe, ecco le proposte sui migranti e le reazioni

09.09.15 - 13:11
Sono state approvate oggi della Commissione Ue per affrontare la crisi dei profughi
Quote e multe, ecco le proposte sui migranti e le reazioni
Sono state approvate oggi della Commissione Ue per affrontare la crisi dei profughi

BRUXELLES - Un sistema di quote obbligatorie per ripartire 160 mila profughi, multe per chi vuole un opt-out, velocizzazione dei rimpatri: queste alcune delle principali proposte approvate oggi della Commissione Ue per affrontare la crisi dei profughi presentate dal presidente Jean Claude Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione all'Europarlamento.

* RICOLLOCAMENTO DI EMERGENZA intra-Ue di 120mila rifugiati da Italia (15.600), Grecia (50.400) e Ungheria (54mila). La ridistribuzione segue una chiave obbligatoria fondata su criteri obiettivi (40% per il volume della popolazione, 40% per il Pil, 10% per la media delle domande di asilo presentate in passato, 10% per il tasso di disoccupazione) e si applica alle nazionalità con una percentuale di riconoscimento medio della richiesta di asilo a livello dell'Ue superiore al 75%. Questa nuova proposta si somma a quella di maggio per ricollocare 40mila persone da Italia (24mila) e Grecia (16mila). Con i due schemi si arriva ad un totale di 160mila. Lo schema sarà corredato da un sostegno di 780 milioni di euro dal bilancio Ue agli Stati membri che partecipano, compreso un prefinanziamento del 50% per garantire che le amministrazioni pubbliche dispongano dei mezzi per intervenire con rapidità.

* CLAUSOLA DI SOLIDARIETÀ TEMPORANEA. Se, per motivi giustificati e obiettivi come, ad esempio, una calamità naturale, uno Stato non può temporaneamente partecipare in toto o in parte ad una decisione di ricollocamento, sarà tenuto a versare un contributo finanziario al bilancio dell'Ue per un importo dello 0,002% del suo Pil. La Commissione europea analizzerà i motivi notificati dal Paese e deciderà se ne giustificano la mancata partecipazione al programma, per un massimo di 12 mesi. In caso di partecipazione parziale, l'importo sarà ridotto in proporzione.

* MECCANISMO PERMANENTE DI RICOLLOCAMENTO. La Commissione propone un meccanismo di solidarietà strutturato che può attivare in qualsiasi momento per aiutare gli Stati membri di fronte a situazioni di emergenza. Tali circostanze saranno definite dalla Commissione in base al numero delle domande di asilo degli ultimi sei mesi, pro capite, e in base al numero degli attraversamenti irregolari delle frontiere negli ultimi sei mesi. Si applicano gli stessi criteri di distribuzione, obiettivi e verificabili, delle proposte di ricollocamento d'emergenza. Il meccanismo permanente terrà conto dei bisogni, della situazione familiare e delle competenze dei richiedenti asilo. Anche in questo caso si applicherà la clausola di solidarietà temporanea.

* ELENCO UE DEI PAESI D'ORIGINE SICURI. Consentirà di trattare più rapidamente le domande di asilo dei candidati provenienti da Paesi che tutta l'Ue considera sicuri e di accelerarne il rimpatrio se la valutazione individuale della domanda conferma che non sussistono le condizioni del diritto all'asilo. Bruxelles propone di inserire nella lista Serbia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Kosovo, Montenegro.

* Migliore efficacia della POLITICA DI RIMPATRIO. La Commissione propone un piano d'azione che prevede di rafforzare l'attuazione della direttiva in materia, migliorare la condivisione delle informazioni, rafforzare il ruolo e il mandato di Frontex. In parallelo è stato adottato un manuale che offre alle autorità nazionali istruzioni pratiche per eseguire i rimpatri dei migranti che non hanno diritto di restare in Ue.

* Comunicazione sulle norme degli appalti pubblici per le misure di SOSTEGNO DEI RIFUGIATI. Gli Stati devono rispondere in modo adeguato e rapido ai bisogni più impellenti dei richiedenti asilo come alloggio, generi di prima necessità, servizi. La comunicazione fornisce indicazioni alle autorità nazionali su come fornire tali servizi in modo veloce ed efficiente nel rispetto della normativa Ue.

* FONDO PER L'AFRICA. Bruxelles ha stanziato 1,8 miliardi di euro per istituire un 'trust fund' di emergenza per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare dal Sahel, Lago Ciad, Corno d'Africa e dell'Africa settentrionale. Il fondo sosterrà queste regioni nello sviluppare maggiori opportunità socioeconomiche e migliori politiche di gestione della migrazione. Bruxelles attende un contributo attivo anche dagli Stati membri. La Spagna, ad esempio, ha già confermato la propria partecipazione.

* INASPRIMENTO DELLE PROCEDURE DI INFRAZIONE. L'altra faccia della solidarietà offerta agli Stati in prima linea è che tutti devono dar prova di responsabilità nell'applicare le regole comuni dell'Ue. A tal fine, questa settimana la Commissione inasprisce anche le procedure d'infrazione e applica l'approccio dei centri 'hotspot' negli Stati membri in prima linea.

Alcuni Paesi europei hanno già reagito alle decisioni prese a Bruxelles.

La Germania appoggia le proposte di Juncker - Il governo tedesco appoggia le proposte del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker: "Si tratta di punti essenziali, rispetto ai quali siamo assolutamente in linea con il presidente della Commissione Juncker", ha detto il portavoce Steffen Seibert, nella consueta conferenza stampa di governo.

Stop agli ingresi nel Baden-Wuerttemberg - L'amministrazione del Baden-Wuerttemberg ha dichiarato di non poter accogliere altri migranti: "Non possiamo prendere più nessuno, oggi, in quanto per la prima volta tutto lo spazio a disposizione è esaurito", ha detto alla Dpa il capo della cancelleria regionale, Klaus-Peter Murawski. "I numeri" dei migranti in arrivo "al momento aumentano drammaticamente", ha detto ancora Murawski. Da sabato scorso il Baden-Wuerttemberg, il terzo Land (Stato) tedesco per estensione e popolazione, ha accolto 3'900 migranti. Le dichiarazioni dell'alto funzionario del partito dei Verdi è giunto proprio mentre cancelliera Angela Merkel sprona i tedeschi alla solidarietà sul fronte dell'accoglienza di migranti.

Mogherini: la crisi dei rifugiati è un test per la credibilità dell'Ue -  "La crisi dei rifugiati mette alla prova i valori più profondi e l'identità della Ue", "è il momento delle verità" e "mostrerà se siamo europei e siamo davvero un'Unione". Lo ha detto Federica Mogherini nel suo discorso al Parlamento europeo, aggiungendo che la crisi "è il test della nostra credibilità internazionale" perché "non possiamo immaginare di promuovere la cooperazione tra parti in guerra se non riusciamo a trovare l'unità tra noi stessi". "Per essere credibili - ha continuato - non basta predicare bene". Il denaro che viene generato dai trafficanti di esseri umani "può sostenere ogni genere di attività criminale", per questo la lotta ai contrabbandieri "su tutte le rotte, non solo su quella di mare" è "importante" ed "una questione per la sicurezza della Ue", ha aggiunto Mogherini.

200 milioni dalla Spagna nel 2016 - La maggioranza del Pp e i partiti di opposizione spagnoli si sono messi d'accordo oggi in parlamento per destinare 200 milioni di euro all'accoglienza dei profughi, invece di 53 come inizialmente previsto, nel bilancio dello stato per il 2016. L'accordo è stato raggiunto, riferisce Efe, mentre a Bruxelles l'Ue ha confermato di avere assegnato alla Spagna una nuova quota di 14931 profughi su 120mila da accogliere che saranno trasferiti da Ungheria, Grecia e Italia.

Danimarca: "La polizia respinga chi non si registra" - Se i profughi entrati in Danimarca non si lasciano registrare, la polizia li rimanda in Germania: lo riferisce il sito del settimanale tedesco Die Zeit. Sempre citando la polizia, il sito precisa che "circa cento persone" sono arrivate nella notte a Padborg e "diverse centinaia" hanno raggiunto Rodby sull'isola di Lolland: "tutti" sono stati alloggiati in alcune strutture. I migranti in arrivo in una scuola di Rodby adibita ad ostello sono stati presi a sassate da non meglio precisati "xenofobi", aggiunge il sito senza fornire altri dettagli.

 

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