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SAN GOTTARDOAlptransit, Leuenberber: "La montagna è grande, noi piccoli"

15.10.10 - 14:17
L'intervento di Moritz Leuenberger alla cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma
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Alptransit, Leuenberber: "La montagna è grande, noi piccoli"
L'intervento di Moritz Leuenberger alla cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma

SEDRUN - Ecco l'intervento del ministro dei trasporti Moritz Leruenberger alla cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma della galleria di base del San Gottardo.

"Care elettrici, cari elettori svizzeri, cari minatori, operai, geometri e ingegneri, cari Ministri dei trasporti dell'UE, collegati con noi dal Lussemburgo, care telespettatrici, cari telespettatori che ci seguono da ogni parte del mondo, cara Sissi, cara Santa Barbara,

La montagna è grande. Noi siamo piccoli. Insieme, abbiamo realizzato una grande opera. Ieri volevamo spostare la montagna. Oggi la perforiamo, realizzando la galleria più lunga del mondo, nei tempi previsti, con costi che, sin dall'inizio, avevamo messo in conto.

Nessuna impresa privata avrebbe potuto assumersi il rischio di quest'opera. Soltanto una comunità politica è in grado di farlo.

Le elettrici e gli elettori svizzeri, alle urne, hanno dimostrato il coraggio di realizzare questa galleria. Hanno detto di sì al tunnel del San Gottardo e a al tunnel del Lötschberg. Hanno detto di sì al finanziamento, ossia sì a un Fondo e sì a una tassa sul traffico pesante che lo alimenta. Hanno detto di sì a un accordo con l'Unione Europea.

La giornata di oggi dimostra quanto sia sostenibile, coerente ed efficiente la nostra democrazia diretta: quando tutti gli interessati possono partecipare al processo; quando, con essi, si cerca e si trova un compromesso; quando le minoranze si riconoscono nelle decisioni prese dalla maggioranza, e non devono scendere in piazza per protestare ed esprimere il proprio dissenso; allora, la democrazia è in grado di spostare addirittura le montagne.

Naturalmente non sono mancate le voci critiche, ossia coloro che non credevano che ce l'avremmo fatta, che chiedevano l'interruzione immediata dei lavori, che mettevano in guardia di fronte al pericolo di costi sempre più smisurati.

Ma oggi non glielo vogliamo rinfacciare. Il coraggio, infatti, va di pari passo con la magnanimità. Ci vogliono anche i critici, coloro che mettono in guardia. Non da ultimo, grazie a loro, abbiamo calcolato e sorvegliato minuziosamente i costi. Per questo, oggi, li accogliamo in mezzo a noi: benvenuti alla festa!

Con questa galleria contribuiamo alla realizzazione delle infrastrutture europee; dimostriamo di voler partecipare alla costruzione del nostro continente, in modo solidale e nel rispetto dei principi della sostenibilità. Lo facciamo favorendo il trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia.

Qui, nel cuore delle Alpi svizzere, si sta realizzando uno dei più importanti progetti ecologici del continente europeo.

Duemilatrecento metri sopra le nostre teste, vi è uno spartiacque: una parte delle acque confluisce nel Po, dirigendosi verso il mare Mediterraneo, un'altra parte si getta nel Reno, andando verso il mare del Nord. Ma qui in galleria, sotto migliaia di tonnellate di roccia, tra qualche minuto verrà aperto un varco che collegherà direttamente questi due mari.

La galleria del San Gottardo avvicinerà persone che vivono in regioni e Paesi molto lontani tra loro.

Abbiamo osato assumere un grande rischio - insieme. Abbiamo realizzato una grande opera - insieme. Infatti sappiamo che: La montagna è grande. Noi siamo piccoli.
 

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