Cerca e trova immobili

Dal MondoRussia: Yukos, si allunga custodia cautelare Khodorkovski

17.02.05 - 15:30
Russia: Yukos, si allunga custodia cautelare Khodorkovski

MOSCA - Un collegio della corte d'appello di Mosca ha confermato oggi l'allungamento almeno fino al 14 maggio dei termini di custodia cautelare nei confronti di Mikhail Khodorkovski, il magnate del colosso petrolifero Yukos, ai ferri corti col Cremlino, accusato di reati fiscali e in carcere da ormai quasi un anno e mezzo in attesa di giudizio. La sentenza ha accolto ancora una volta le richieste della pubblica accusa, respingendo l'ennesimo ricorso della difesa.

Secondo la procura generale russa, che aveva già ottenuto soddisfazione nei giorni scorsi in primo grado dinanzi a un tribunale distrettuale moscovita, l'ulteriore prolungamento di tre mesi della carcerezione preventiva si renderebbe necessario per impedire a Khodorkovski di fuggire o esercitare pressioni sui testimoni. Secondo l'avvocato difensore Ghenrikh Padva, viceversa, il trattamento riservato all'uomo d'affari appare persecutorio e ingiustificato tenuto conto che Khodorkovski non è scappato all'estero durante le prime fasi dell'inchiesta scatenata contro di lui, malgrado avesse potuto farlo.

La controversa offensiva fiscal-giudiziaria contro il gruppo Yukos e i suoi principali azionisti ha portato in carcere anche altri dirigenti della compagnia. Platon Lebedev, socio e coimputato di Khodorkovski, è ormai vicino ai due anni di carcere, senza che vi siano state ancora sentenze di sorta.

L'inchiesta, corredata da richieste di presunte tasse arretrate salite nel tempo a livelli astronomici, sta conducendo allo smembramento di Yukos - fino a un anno fa la principale impresa privata russa - che è gia stata privata della sua maggiore unità produttiva, Yuganskenftegaz, messa forzosamente all'asta e accaparrata alla fine dalla compagnia pubblica Rosneft.

Proprio oggi Yukos ha confermato la cessazione delle attività entro maggio di alcune sue filiali, mentre restano in piedi azioni legali su scala internazionale intentate contro lo Stato russo per i presunti abusi subiti da azionisti e creditori della holding e per quello che viene giudicato dagli avvocati "l'esproprio illegittimo" di Yuganskneftegaz.

ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE