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BERNA - A parte l'UDC, tutti gli altri principali partiti, compresi i Verdi, sostengono l'estensione della libera circolazione delle persone ai nuovi Stati membri dell'Unione europea e le misure di accompagnamento. Per il partito democentrista, invece, la discussione andrebbe rinviata al 2009.
Durante il dibattito sull'entrata in materia, che proseguirà ancora domani, questo partito ha sostenuto che la Confederazione non deve ratificare questo trattato adesso, perché non è stata raccolta sufficiente esperienza per quanto riguarda i flussi migratori e gli effetti sul mercato del lavoro causati dalla prima estensione della libera circolazione delle persone. Solo nel 2009 la popolazione - ha detto il presidente dell'UDC Ueli Maurer (ZH) - dovrà decidere se vuole o no definitivamente la libera circolazione, compresa la sua estensione a est.
Nel frattempo, il gruppo UDC alle Camere federali ha proposto che i contingenti promessi a Bruxelles nell'accordo siano messi a disposizione delle imprese in maniera unilaterale, senza che le misure di accompagnamento vengano rafforzate.
PPD, PS e Verdi hanno denunciato il doppio gioco dell'UDC. Mentre questo partito agita lo spettro del dumping salariale per combattere l'estensione della libera circolazione, lo stesso respinge i provvedimenti atti a proteggere i lavoratori. Un atteggimento inammissibile, ha tuonato Christian Levrat (PS/FR).
