Cerca e trova immobili

ENERGY CHALLENGEL’energia solare alle nostre latitudini vale la spesa?

29.05.19 - 18:18
Poca luce solare, grado di autoconsumo ridotto e pannelli sgradevoli alla vista: ecco tutti i pregiudizi verso l’energia solare
L’energia solare alle nostre latitudini vale la spesa?
Poca luce solare, grado di autoconsumo ridotto e pannelli sgradevoli alla vista: ecco tutti i pregiudizi verso l’energia solare

«In Svizzera abbiamo troppe poche ore di luce», «Cosa me ne faccio dell’energia pulita se non posso utilizzarla?» o «L’energia solare sarà positiva per l’ambiente ma i pannelli sono proprio brutti»: se si parla di energia solare, ci troviamo spesso confrontati con questo tipo di commenti. Poiché il sole è una fonte inesauribile di energia e l’energia solare, come tutte le forme di energia rinnovabili, è nettamente più positiva per l’ambiente e per il clima rispetto ai combustibili fossili, proveremo ora a esaminare questi miti e pregiudizi in maniera più approfondita.

Un preconcetto errato ma molto diffuso qui da noi è che in Svizzera non ci siano sufficienti ore di sole per riuscire a sfruttare appieno l’energia solare. Ma sarà vero? L’irraggiamento solare annuale in Svizzera varia, a seconda della località, tra i 1050 e i 1550 kilowattora per metro quadrato. Ciò significa che l’intera superficie della Svizzera, con i suoi 41 285 chilometri quadrati, riceve, sotto forma di energia solare, circa il 200 per cento in più rispetto all’energia totale utilizzata in tutto il Paese. Alcune località particolarmente soleggiate come Sion (VS) o Samedan (GR), sono paragonabili alla Toscana in Italia o alla Provenza in Francia per quanto riguarda l’irraggiamento.

Il potenziale dell’energia solare non viene sfruttato nemmeno lontanamente

La diffusione odierna dei sistemi fotovoltaici dipende solo in parte dall’intensità dell’irraggiamento solare. Tra i Paesi che utilizzano maggiormente l’energia solare troviamo Paesi meridionali come la Grecia o l’Italia ma anche la Germania, il Belgio e la Repubblica Ceca. L’Ufficio federale dell'energia stima che il potenziale di produzione di energia solare sui tetti e le facciate degli edifici in Svizzera ammonta a 67 terawattora all’anno ossia 40 volte superiore rispetto a quanto possibile oggi.

Un altro pregiudizio porta a credere che l’elettricità prodotta tramite gli impianti fotovoltaici non possa essere utilizzata per la propria casa. Questo non è completamente falso: l’energia solare permette di produrre elettricità principalmente durante il giorno e in particolare nelle ore attorno a mezzogiorno. Anche se durante il giorno la casa resta vuota, ci sono apparecchi come il frigorifero o il congelatore che continuano ad utilizzare elettricità. Inoltre, anche gli apparecchi in modalità stand-by come televisori, impianti stereo, router, macchine del caffè e fotocopiatrici consumano energia.
Questo fabbisogno di elettricità può essere coperto dall’impianto fotovoltaico. I dispositivi che consumano molta energia come le piastre della cucina, il forno e gli altri apparecchi per cucinare oppure i dispositivi IT vengono utilizzati principalmente di mattina o di sera. Tuttavia, a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche anche questi apparecchi possono essere alimentati con energia propria.

Alimentare veicoli elettrici con l’energia in eccesso

«Chi produce il calore necessario a scaldare l’acqua e a far funzionare il riscaldamento grazie a una pompa di calore utilizza per la propria casa una buona parte dell’energia prodotta. Il boiler dell’acqua calda e il riscaldamento possono immagazzinare senza problemi una buona parte dell’elettricità prodotta con l’energia solare», spiega il consulente energetico Jules Pikali, che durante l’ultima Energy Challenge rispondeva alle domande dei lettori con lo pseudonimo di Dr. Energy. La percentuale di energia utilizzata può essere migliorata notevolmente anche grazie ad una gestione oculata dei dispositivi della casa come la lavatrice o la lavastoviglie. «Inoltre, ci sono apparecchi come il frigorifero, il congelatore o altri dispositivi che consumano costantemente energia e possono beneficiare di quella prodotta dai pannelli solari. L’energia in eccesso può essere utilizzata per ricaricare biciclette e auto elettriche», spiega Pikali.

La percentuale di energia prodotta che viene poi utilizzata in casa dipende innanzitutto dalla dimensione dell’impianto e dall’utilizzo personale di energia. Per un impianto molto piccolo di dodici metri quadrati, tra il 35 e il 50 per cento dell’elettricità prodotta viene utilizzata per il proprio consumo. La parte restante viene girata nella rete dei fornitori di elettricità in cambio di un compenso. Se l’impianto è più grande e misura fino a 30 metri quadrati, solo tra il 20 e il 40 per cento potrà essere utilizzato nella propria abitazione.

I pannelli solari termici richiedono meno spazio rispetto agli impianti fotovoltaici

In Svizzera i pannelli solari termici sono molto meno diffusi rispetto agli impianti fotovoltaici. Questi pannelli solari detti «termici» producono appunto calore. Un impianto solare termico richiede una superficie nettamente minore rispetto ad un impianto fotovoltaico. Generalmente bastano da uno a due metri quadrati per persona. Per questo motivo, si è molto più liberi nella scelta di dove posizionare i pannelli. Se il tetto non è adatto, un pannello termico può essere installato anche sul balcone. Il posizionamento verticale dei pannelli è più funzionale dal punto di vista energetico. Nel complesso, la quantità di calore prodotta è minore ma ciò avviene principalmente nei mesi estivi nei quali in caso contrario si verificherebbe una sovraproduzione. Al contempo tuttavia, nei mesi invernali la produzione diminuisce col diminuire dell’esposizione ai raggi solari.

Non da ultimo, anche gli appassionati di architettura e i difensori della patria esprimono le proprie critiche sugli impianti fotovoltaici e sottolineano che i pannelli affissi sulle facciate esterne delle case sono sgradevoli alla vista. La tecnologia più diffusa oggigiorno è costituita da pannelli di cristallo di dimensioni standard e di colore blu o nero. Negli ultimi anni tuttavia, i pannelli sono stati ulteriormente sviluppati e la scelta è diventata notevolmente più ampia. Per i pannelli in silicio cristallino ad esempio, le singole celle possono essere possono essere allineate in modi diversi e il pannello può quindi essere di forma differente rispetto al classico rettangolo. I pannelli più sottili offrono un’ulteriore flessibilità nella forma e possono essere adattati anche alle superfici curve.
Grazie alle nuove tecnologie, anche il colore dei pannelli può variare: la paletta cromatica va dal verde, al rosso fino al bianco.

Energy Challenge è un’iniziativa nazionale intrapresa da aziende svizzere e sostenuta da SvizzeraEnergia. Lo scopo principale è rendere la popolazione più consapevole sul tema energia e coinvolgerla nel risparmio energetico in maniera ludica. 20 Minuti, in qualità di partner media, mette in risalto il tema dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabile grazie ad approfondimenti, interviste e consigli pratici sui temi mobilità, alimentazione, apparecchi elettrici, viaggi e risanamento energetico. Tutte le informazioni relative a Energy Challenge 2019 e al concorso con premi per un ammontare di 200 000 franchi sono disponibili sull’app ufficiale per Android e iOS.

Contatore fotovoltaico
Se volete calcolare la reddittività di un impianto ad energia solare, potete farlo gratuitamente grazie allo strumento di calcolo di SvizzeraEnergia: su www.tettosolare.ch e www.facciatasolare.ch è possibile calcolare la quantità di energia che potreste ricavare da pannelli posizionati sul tetto o sulla facciata della vostra abitazione, quali sarebbero i costi di investimento e il tempo necessario per
ammortizzalo. SvizzeraEnergia offre inoltre check solari gratuiti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Nmemo 4 anni fa su tio
@LaVoce AMB lucra sull’energia ri-venduta all’utente mediamente 7-8 cts/kWh, pari alla differenza tra quanto pagato per l’energia ceduta e il costo di quella che l’utente riacquista da AMB. In altre parole così stando le cose, l’energia prodotta da impianti a pannelli solari, ceduta alla rete si traduce in un affare per AMB.

Nmemo 4 anni fa su tio
Fin quando la rete pubblica non funzionerà come una "batteria virtuale", l' "affare" è per le Aziende elettriche. Per casi che funzionano in "isola", il fotovoltaico dà qualcosa ma è caro sia in costo energetico, sia sotto il profilo macro-eco.ambientale.

LaVoce 4 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
La rete funziona già come una batteria virtuale: il costo per "immagazzinare" 1 kWh di elettricità in rete è dato dalla differenza tra il prezzo d'acquisito e quello di vendita della corrente all'azienda elettrica. Oggigiorno, immagazzinare 1 kWh di corrente elettrica nella propria batteria costa alcuni centesimi in più rispetta a "immagazzinarlo in rete".

comp61 4 anni fa su tio
no, assolutamente non vale la pena mettere le batterie! L`impianto lo ammortizzi, ma non é così facile consumare quello che produce

comp61 4 anni fa su tio
Chiariamo una cosa: se non hai grossi consumatori (tipo termopompa) un impianto fotovoltaico non ha senso. Oggi a tutte le dittarelle che installano frega solo vendere: non guardano minimamente l’ Insieme e non propongono soluzioni per migliorare l’ Autoconsumo. Fate attenzione

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
Per quello che te la pagano ammortizzi le spese sostenute dopo 100 anni. Io sto per mettere un impianto fotovoltaico su una casa che ho acquistato per coprire almeno il mio consumo, non certo con lo scopo di guadagnarci. Vale la pena mettere delle batterie che immagazzinano energia che poi ti servirà nei giorni di scarsa produzione dell'impianto.

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
stai ancora più lontano dalle batterie! Van bene come filosofia, non certo per fare il tuo interesse.

LaVoce 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
L'ammortamento di un impianto fotovoltaico dipende da quanta corrente elettrica prodotta si riesce a consumare immediatamente (contemporaneità tra produzione e consume di elettricità). Se l'impianto non è stato sovradimensionato, solitamente può essere ammortizzato in una decina d'anni.

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a LaVoce
Perfetto, è la coferma di quello che mi ha detto il responabile della Ditta incaricata e quello che ho letto cercando in vari siti. Che non capisco è che la Confederella aspetta 2 anni per versare il suo contributo-;))

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a LaVoce
Comunque, se non erro, l'energia prodotta in esubero viene acquistata dall'Azienda Elettrica a un prezzo piuttosto basso !!

LaVoce 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Purtroppo, come dici tu, il prezzo pagato dall'azienda elettrica è molto basso! Perciò è fondamentale consumare quanto più possibile la corrente quando viene prodotta dall'impianto fotovoltaico.

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
Sei del mestiere?

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
ni

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
Non sei del mestiere ma dai consigli ? Per le batterie ho discusso con quello che mi installa l'impianto e mi ha detto il costo. Oltre a ciò l'impianto è abbastanza potente per il fabbisogno di chi ci andrà ad abitare quindi rinuncio dovendo cambiare completamente il quadro elettrico perché questo non è in grado di sopportare l'energia prodotta. E come costo non sono noccioline !!!

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
cosa vuol dire? Per capirne di elettricita non bisogna essere necessariamente dei Tesla. Non sono sugli impianti fotovoltaici, ma ti assicuro che ne capisco, tanto che ho un impianto. Infatti ti dico che in inverno difficilmente riuscirai a caricare le batterie!!! ahahah pensa ammortizzarle! Si 10 anni a spanne ammortizzi, ma ribadisco che se fai andare una lavatrice ogni 3 giorni e per il resto guardi la tv alla sera: non consumi abbastanza. Per il resto tra tutte le dittarelle che puoi contattare per dei preventivi, per me, ci sono dei bei castelli e loro con la storia dei sussidi ci marciano alla grande. Evidente. Se poi gli chiedi qualcosa in più dal loro seminato: (in quanto dittarelle) si perdono…

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Tato: come scaldi casa? Come riscaldi l`acqua calda sanitaria? Chi ti ha fatto la proposta ha valutato questo? Puoi far andare per es la resistenza elettrica del boiler con la produzione in esubero? Se non riesci a fare questo hai perso in partenza, ma ai venditori interessa solo installarti i pannelli…. Questo indendo :)

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
Tralascio quello che hai scritto prima perché non ho voglia di polemizzare. Come avrai letto ho rinunciato alle batterie a causa del costo elevato e dovendo cambiare anche tutto il quadro elettrico. La casa, chi ci abiterà, è riscaldata da un camino ventilato con alcune "bocchette" che vanno in altri locali. Sopra metto una stufa a pellet e per sicurezza ho messo 5 riscaldamenti elettrici che possono fungere da riscaldamento o da climatizzatore. Ognuno di questi è regolato da un telecomando dove puoi impostare l'ora, le temperature e altro. Se il resto che ho scritto funzionerà a dovere questi riscaldamenti saranno in funzione per poco tempo.

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
ma polemizza pure! Il campo della elettricita racchiude innumerevoli professionalita. Sono in questo campo da qualche decennio. Non direttamente (nel senso che non ci lavoro) sui pannelli. Capito i fondamenti e avendo io stesso un impianto qualche consiglio lo posso dare? Se non vuoi ascoltarli fai pure, chi ti ha detto che devi cambiare il quadro elettrico, per me, sbaglia. A meno che tu non abbia un quadro vetusto, ma tant`é sarebbe solo la conferma che chi opera in questo settore non é molto professionale. (imho). Da quello che scrivi io i pannelli non li monterei. Saluti

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
La casa è stata costruita negli anni 70 e usata più come residenza secondaria. L'architetto che segue la riattazione è un mio amico che adesso lo fa per hobby perché finanziariamente è già ben messo. Credo che se è stata presa la decisione di cambiare il quadro chi segue i lavori ha sicuramente valutato se era o meno necessario. Io mi fido perché a ognuno il suo mestiere e di elettricità non è che ci capisco tanto se andiamo su certe decisioni dove non ho competenza. Il mio lavoro era più indirizzato su chi si sparava in bocca, si buttava sotto un treno, rapinava e tanta altra bella roba ;-)) Saluti anche a te !!

comp61 4 anni fa su tio
Risposta a comp61
ah, una cosa che ti consiglio vivamente é il monitoraggio: vedrai che probabilmente é fuori preventivo…