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CANTONEManor: «I nostri vestiti saranno social»

20.09.21 - 09:53
Una moda diversa tra una regione linguistica e l'altra. Ecco quali sono i gusti dei ticinesi
Manor
Manor: «I nostri vestiti saranno social»
Una moda diversa tra una regione linguistica e l'altra. Ecco quali sono i gusti dei ticinesi

LUGANO - Più giovane, più attuale, più Instagram. La catena di grandi magazzini svizzera si rinnova e riempie gli scaffali di marche new age. La ragione la racconta Delphine Perruche, Category Director moda donna presso Manor: armonizzare i livelli di clientela nei vari reparti e conquistare anche nel settore dell’abbigliamento le fan di trucco e parrucco. Già sabato le nuove collezioni sono state presentate con tre flashmob a Lugano: 14 ballerini sono apparsi dal nulla in Piazza Dante.

Per quale motivo avete deciso di portare dei cambiamenti?
Abbiamo notato che molti clienti visitano regolarmente determinati reparti, ad esempio quello di bellezza. Vogliamo raggiungere proprio quella clientela di donne giovani con una forte sensibilità all’attualità. Per questo motivo abbiamo deciso di riequilibrare l’assortimento: resterà la moda classica, ma un terzo dell’assortimento sarà più giovanile e seguirà anche le tendenze attuali su Instagram.

Qual è il vostro obiettivo?
Vogliamo proporre delle marche alla moda e femminili per una clientela che conosce bene le tendenze. Il nostro obiettivo è dare più uniformità ai reparti e allargare la nostra clientela. Fermo restando che il cuore della collezione deve sempre restare accessibile al maggior numero di persone. Vogliamo essere più alla moda, non più cari.

Quali sono le nuove marche?
Ci sono delle marche che di base abbiamo già in alcune località, come Levi’s, Tommy Hilfiger e Mango, ma che andremo a inserire in più negozi. Poi ci sono delle firme completamente nuove come Minimum, Doctor Denim, Alpha Industries e North face. In alcune regioni, come in Ticino, introdurremo Penny Black.

Come le avete scelte?
Sia per la loro influenza sui social sia perché le abbiamo ritrovate nei rail tour e nelle fiere delle capitali. Alcune marche sono già state inserite in singoli negozi e hanno ottenuto un grande successo.

In base a che cosa una determinata marca arriva in un determinato negozio?
Cerchiamo di adattare il portfolio alla clientela locale, perché non ha sempre la stessa età, lo stesso stile e lo stesso potere di acquisto. Quando mettiamo delle marche parigine in Ticino, funziona meno bene che una marca con un’influenza italiana e più glamour. Allo stesso modo la Svizzera romanda ha dei gusti francesi e quella interna legati alla moda tedesca.

Qual è il valore simbolico del cambiamento?
Manor è un negozio che vuole essere vicino a tutte le clienti svizzere. Il nostro concept è la prossimità, c’è chi viene a bere il caffè tutti i giorni o a comprare il pane. E vogliamo soddisfare i clienti in tutti i reparti. Per questo abbiamo deciso per i reparti moda di ridurre il numero di marchi propri e di rafforzarli individualmente. In questo modo, creiamo ulteriore spazio per nuovi marchi internazionali, con l'obiettivo di coprire ancora meglio le esigenze di tutti i nostri clienti.

Apporterete anche dei cambiamenti volti alla sostenibilità?
Stiamo introducendo nella gamma basic dei marchi eco-responsabili, come jeans, t-shirt e cachemire in cotone bio che necessitano di meno acqua nella produzione. Oltre alla produzione sostenibile e alla longevità del prodotto, è sempre più importante estendere il ciclo di vita dei prodotti. Ecco perché Manor ha già aperto due negozi second-hand a Ginevra e a Losanna. Sta emergendo una grande tendenza, che sicuramente diventerà ancora più importante in futuro. Inoltre, quando le marche che abbiamo in assortimento propongono delle collezioni sostenibili, cerchiamo di integrarle.

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