
LUGANO - La Sezione Ticino dell’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB), riunita ieri in occasione dell’assemblea ordinaria, ha confermato il proprio appello nei confronti delle banche e di Berna affinché i dati dei dipendenti non vengano inviati alle autorità fiscali italiane. «La Confederazione è tenuta ad attivarsi e tutelare maggiormente le banche elvetiche nei confronti delle autorità fiscali estere» si legge in una nota odierna.
In occasione dei lavori, i soci dell’ASIB hanno inoltre confermato la fiducia all’attuale Comitato, eleggendo tre nuovi membri. La nuova formazione si compone di sette membri: Matteo Gianini (presidente), Claude Boni (cassiere), Alessandro Crivelli, Valeria Rimoldi, Cristina Medici, Lucio Klein e Gianluca Ponti.
Da come scrivi, si capisce che conosci molto poco le banche e soprattutto le regole. Il segreto bancario non era altro che la non collaborazione per reati amministrativi, visto che la collaborazione avviene per reati penali. Questa sottile differenza, ha permesso a cittadini extra-svizzeri di perpetrare delle evasioni fiscali - relativamente invece a quelli che tu ritieni "reati peggiori" il segreto non valeva una cippa ed i casi di collaborazione dopo le varie rogatorie, hanno portato a diversi successi un po' ovunque nella lotta alla criminalità organizzata. La LRD (legge sul riciclaggio di denaro) non è arrivata ieri e la Svizzera è stata una delle prime nazioni a dotarsi di un tale strumento giuridico. Se parli poi del presente, sarei curioso di sapere quali sono le banche e rispettivamente i funzionari di cui dici che sono rimasti al vecchio mondo e danno supporto all'evasione fiscale (che dal 1.1.16) è reato penale (qualificato) v. anche l'art. 305 bis cpv 1 bis. No perché se hai queste informazioni, ti consiglio vivamente di fare delle denunce all'autorità..... ma mi viene il sospetto che la tua è una sparata per partito preso.